Genova – “In cosa consistono esattamente le passeggiate della sicurezza?”. A domandarselo il gruppo consigliare del Partito Democratico eletto in Comune dopo che alcuni manifesti sono apparsi nella zona del quartiere Foce, invitando la popolazione ad unirsi all’iniziativa per garantire la sicurezza della zona.
L’affissione dei manifesti, che riportano il logo della formazione politica “Forza Nuova” ha suscitato perplessità e anche qualche preoccupazione e i consiglieri del PD hanno deciso di scrivere all’assessore alla Sicurezza Stefano Garassino per avere “spiegazioni”.
“Cosa ci dobbiamo immaginare? – scrivono i consiglieri – Un gruppo di valorosi cittadini che, armato speriamo solo di troppa intraprendenza, scende in strada per sconfiggere il crimine? Si tratta forse di un eufemismo per quelle che in realtà sono delle pericolose ronde?
Lo chiediamo a Forza Nuova Genova e ai suoi militanti. Loro senz’altro sapranno darci una risposta, considerato che in questi giorni hanno pensato di organizzarle in zona Foce e di affiggere sui muri della zona un volantino (in allegato) che invita i cittadini a partecipare alle passeggiate della sicurezza a cui il quartiere sarebbe sottoposto”.

Nella missiva inviata all’assessore Garassino, il Partito Democratico si chiede anche cosa ne pensa di questa singolare iniziativa.
“Mentre aspettiamo le risposte – è scritto nel documento – diciamo quello che ne pensiamo noi e ricordiamo a Forza Nuova alcuni principi elementari: in qualsiasi Stato democratico i cittadini contribuiscono alla sicurezza della collettività, lo fanno attraverso la correttezza dei loro comportamenti e il rispetto delle norme a tutela della convivenza civile. Alle forze dell’ordine spetta poi prevenire e sanzionare reati e comportamenti contrari alla legge. Ogni tentativo della popolazione di sostituirsi alle forze dell’ordine è pericoloso e dannoso per tutti.
Ci auguriamo che gli stessi principi vengano condivisi anche dall’assessore Garassino. E che l’Amministrazione guidata da Marco Bucci sappia sanzionare e impedire ogni tentativo di manipolare in maniera strumentale le paure della popolazione e il giusto desiderio di vivere in un quartiere sicuro, a cui occorre dare risposte serie e rispettose delle istituzioni”.