Gualtiero Marchesi

Milano – Gualtiero Marchesi, lo chef italiano più famoso nel mondo e maestro della nostra cucina, si è spento nella sua casa di Milano, circondato dagli affetti più cari, all’età di 87 anni.

Proveniente da una famiglia di ristoratori della provincia di Pavia, decise di dedicarsi alla gastronomia fin da ragazzo, e di frequentare la scuola alberghiera a Lucerna, in Svizzera; ottenuto il diploma, cominciò a lavorare nell’albergo di famiglia, finché non decise di partire per Parigi, dove iniziò il suo percorso nell’alta cucina.

Rientrato in Italia, nel 1977 aprì il suo primo ristorante, a Milano, e ottenne in brevissimo tempo la sua prima stella Michelin, fino a raggiungere l’eccellenza con le tre stelle nel 1986, che lo resero lo chef italiano più conosciuto al mondo. Stelle che lo stesso maestro decise di restituire, nel 2008, in segno di protesta contro il metodo di attribuzione della guida Michelin, spiegando: : “Ciò che più m’indigna è che noi italiani siamo ancora così ingenui da affidare i successi dei nostri ristoranti – nonostante i passi da gigante che il settore ha fatto – a una guida francese. Che, lo scorso anno, come se niente fosse, ha riconosciuto il massimo punteggio a soli 5 ristoranti italiani, a fronte di 26 francesi. Se non è scandalo questo, che cos’è? … Quando, in giugno, polemizzai con la Michelin lo feci per dare un esempio; per mettere in guardia i giovani, affinché capiscano che la passione per la cucina non può essere subordinata ai voti. So per certo, invece, che molti di loro si sacrificano e lavorano astrattamente per avere una stella. Non è né sano, né giusto”.

A seguito di queste dichiarazioni ricevette critiche e consensi, ma continuò a lavorare e a dedicarsi alla sua passione, trasmettendo la propria cultura fondando Alma, la Scuola internazionale di cucina italiana di Colorno, in provincia di Parma, di cui fu il rettore fino a settembre di quest’anno.

 

Tra i riconoscimenti che hanno costellato la sua carriera ci fu la nomina di Cavaliere della Repubblica nel 1986, l‘Ambrogino d’Oro dello stesso anno, il premio “Personnalité de l’année” per la gastronomia nel 1989 e la nomina di Commendatore nel 1991. Nel 2001 ricevette inoltre la Laurea Honoris Causa in Scienze dell’Alimentazione dall’Universitas Sancti Cyrilli di Roma.

 

Tra i suoi allievi più famosi ci sono chef come Carlo Cracco, Ernst Knam, Enrico Crippa, Andrea Berton, Davide Oldani e Daniel Canzian, che si sono uniti nel ricordo del maestro con messaggi di cordoglio e di affetto.