Netflix

Cupertino – La campagna acquisti di Apple sembra voler proseguire inarrestabile: dopo l’acquisizione di Shazam, la celebre applicazione che consente di scoprire i titoli delle canzoni in pochi secondi, gli analisti iniziano a credere che ci siano buone possibilità per il colosso di Cupertino di mettere le mani su Netflix.

 

 

Apple ha troppa liquidità” – affermano gli analisti di Citi Jim Suva and Asiya Merchant – “quasi 250 miliardi, la maggior parte detenuta all’estero, in crescita di circa 50 miliardi all’anno”. E il taglio delle tasse e l’indennità una tantum concessa dalla riforma fiscale appena varata da Donald Trump potrebbero fornire i presupposti adatti per l’acquisizione di Netflix, azienda leader nel settore del video streaming on demand, che ottiene quotidianamenti milioni di consensi da parte dei consumatori.

Il desiderio di puntare ai contenuti era già vivo all’interno della società, che ha di recente chiuso un contratto con Reese Witherspoon e Jennifer Aniston per una serie televisiva da due stagioni di dieci episodi l’una. Inoltre, nel 2017, Apple ha assunto Picture Zack Van Amburg e Jamie Erlicht, la coppia di produttori che hanno lavorato alla produzione di alcune delle serie televisive di maggior successo, come Breaking Bad, The Crown e The Black List, e che sicuramente si impegneranno anche con l’azienda della mela morsicata a creare prodotti televisivi di altrettanta qualità.

Secondo Citi, Netflix sarebbe solo uno degli obiettivi a cui Apple potrebbe mirare: nell’elenco redatto dall’agenzia di analisi, che ha menzionato anche Disney, Take Two, Activision ed Electronic Arts.

Certo, quelle formulate dall’agenzia sono soltanto previsioni e nessuna notizia è realmente trapelata da Apple: tuttavia, pagando le tasse in maniera ridotta, non avrebbe più motivo di continuare a non rimpatriare i fondi detenuti all’estero per ragioni fiscali.