Macerata – Pamela Mastropietro sarebbe stata uccisa con diverse coltellate al fegato e con un colpo alla testa. E’ il terribile responso della seconda autopsia effettuata sui poveri resti della ragazza di 19 anni trovata morta con il corpo dilaniato e fatto a pezzi e nascosto in due trolley.
I medici legali che hanno effettuato la seconda analisi del corpo, dopo un primo esame che non aveva saputo dare spiegazioni sulle cause del decesso, avrebbero trovato tracce di ferite da arma da taglio al fegato che sarebbero state inferte quando Pamela era ancora viva. Stesso responso per una ferita alla testa. Tutti segni di un omicidio che ora sembra l’ipotesi più accreditata anche se occorrerà aspettare ancora qualche giorno per avere risposte sulla possibile assunzione di droga da parte della vittima.
Si aggrava, e molto, la posizione delle persone indagate per il possibile omicidio. Se prima l’ipotesi più accreditata era quella dello scempio del cadavere a seguito di una morte per overdose, ora la pista del macabro omicidio e successivo smembramento sembra la più probabile anche se sarà il processo a stabilire con certezza cosa è realmente accaduto.
Intanto proseguono le indagini e gli accertamenti scientifici nella casa degli orrori dove, secondo l’ipotesi investigativa, è avvenuto l’omicidio.
In particolare si raccolgono prove sulla presenza, nell’appartamento, dei vari cittadini nigeriani indagati per la morte di Pamela.
Tracce che potrebbero inchiodare alle loro responsabilità i presunti assassini.