La Spezia – La troupe delle Iene guidata da Luigi Pelazza è stata bloccata nell’Arsenale Militare e “accusata” di spionaggio. Si è concluso con il sequestro delle telecamere e di tutto il “girato” il nuovo blitz della trasmissione Mediaset che indaga su un presunto caso di presenza di acque inquinate a bordo delle navi della Marina Militare dopo la denuncia di un militare sotto processo.
La troupe sarebbe entrata nello spazio militare a bordo di un gommone ed avrebbe tentato di raggiungere la nave “Magnaghi” per parlare con il comandante ma senza riuscirci. Dal gommone sarebbero stati lanciati messaggi alla nave sulla possibilità che, a bordo, sia presente acqua non potabile.
Al rientro a terra, però, la troupe è stata fermata e sarebbe stata sequestrata l’attrezzatura per le riprese video con l’ipotesi di accusa di intrusione in spazio militare e “spionaggio”.
Il caso finirà quasi certamente in Tribunale ma le Iene hanno già presentato una contro denuncia perchè sarebbe stato negato il diritto di avere copia del materiale girato per difendersi da eventuali accuse ingiuste.

La Marina Militare ha diffuso un comunicato stampa nel quale parla di “intralcio all’attività operativa”.

Ecco il testo:

“Questa mattina la nave idrografica Ammiraglio Magnaghi, durante le fasi di uscita dal porto di La Spezia per effettuare un’attività tecnico operativa finalizzata alla verifica dell’ efficienza degli apparati di piattaforma e della strumentazione idrografica, è stata avvicinata da una imbarcazione privata, un gommone, con a bordo una troupe televisiva del programma “Le Iene”.

Questa imbarcazione, ripetendo alcuni disdicevoli episodi recentemente accaduti sul territorio nazionale, con le sue manovre ha intralciato i movimenti dell’Unità. Tale anomalo comportamento nei confronti di una nave della Forza Armata che svolge compiti istituzionali per la difesa del Paese e la tutela della collettività, ha messo a rischio la sicurezza della navigazione e la stessa incolumità degli occupanti del gommone.
Di quanto accaduto sarà data informazione agli organi competenti per il vaglio nelle sedi opportune”.