Genova – Un nuovo vertice, in mattinata, per decidere il futuro dei 25 “carbonin” della compagnia Pietro Chiesa. Sindacati, istituzioni e rappresentanti dei terminalisti e della Compagnia Unica sono attesi in Prefettura per la nuova riunione sul futuro dei soci e dei lavoratori che rischiano di perdere il lavoro con la chiusura della centrale a carbone sotto la Lanterna.
I lavoratori, la settimana scorsa, avevano bloccato i varchi portuali per “sensibilizzare” l’opinione pubblica sulla difficile situazione occupazionale e il blocco aveva mandato in tilt il traffico in tutta la città, con code chilometriche di Tir su strade ed autostrade.
Un blocco che potrebbe ripetersi se non si troverà una soluzione e se i 25 lavoratori non verranno “riassorbiti”.
Sul tavolo c’è la disponibilità di alcuni terminalisti che, però, non potrebbero assumere in blocco tutti i lavoratori, soluzione che non piace ai “carbunin” che preferirebbero essere assorbiti dalla Compagnia Unica che opera con statuto e organizzazione “similare” a quella della Pietro Chiesa.
Una risposta è attesa anche dalla Compagnia che, però, ha chiesto di poter verificare la situazione economica prima di prendere una decisione.
Resta da capire, in caso di mancato assorbimento da parte della Compagnia Unica, quale potrebbe essere la reazione dei lavoratori.