Guardia di Finanza

Genova – E’ in corso dalle prime ore di questa mattina un’operazione della Guardia di Finanza di Genova che vede impegnati sessanta militari in un’articolata operazione di Polizia Giudiziaria con perquisizioni ed un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni.

L’intervento di questa mattina giunge al termine di una serie di indagini, durate circa un anno e dirette dalla Procura della Repubblica di Genova dal Sostituto Procuratore Patrizia Petruzziello, ed hanno avuto come oggetto frodi perpetrate a privati cittadini ed enti.

Secondo quanto scoperto nel corso delle indagini, ignari clienti di una ditta di distribuzione di carburati ed oli minerali per il riscaldamento domestico venivano sistematicamente derubati del gasolio per automazione e riscaldamento da parte degli autisti che dovevano rifornire gli impianti.

Il prodotto sottratto veniva poi ricettato da un gestore di un impianto di distribuzione di corso Europa, a Genova, unico degli indagati fini in manette, contestualmente ad una ventina di perquisizioni nei confronti di alcuni autisti della società di trasporto del prodotto petrolifero.

Al momento sono quattordici le persone iscritte nel registro degli indagati e che, a vario titolo, dovranno rispondere dei reati che vanno da irregolarità nella circolazione degli oli minerali alla ricettazione, passando per furto di prodotto petrolifero sottoposto ad accise nonché appropriazione indebita e truffa in danno della società dio trasporto.

L’operazione “Porta a Porta”, così denominata per il modus operandi degli autisti indagati che, di volta in volta, con una sorta di tentata vendita passavano dal benzinaio compiacente a proporre l’acquisto in nero di carburante rubato ad ignari clienti, a permesso, in circa sei mesi di intercettazione telefoniche e ambientali audio video sostenuto da appostamenti e pedinamenti, di reprimere l’attività delittuosa in essere. Le indagini svolte hanno consentito di portare alla luce l’attività criminale del benzinaio che approvvigionava il proprio impianto di quantitativi di carburante in completa evasione delle accise e dell’iva acquistandolo ad un prezzo decisamente inferiore a quello ufficiale per poi rimetterlo sul mercato e rivenderlo, ricavando un guadagno decuplicato.