Genova – E’ tornato in libertà dopo 14 mesi di reclusione e potrà tornare in Irlanda Daniel Belling, l’uomo di 45 anni accusato dell’omicidio della moglie di origini cinesi, sparita nel nulla durante una crociera nel Mediterraneo. Il caso era scoppiato al rientro della nave a Civitavecchia, da cui era partita e dova la donna, Li Yinglei, 38 anni, non è scesa ufficialmente finendo nell’elenco delle persone scomparse.
Ieri sera la trasmissione Chi l’ha visto è tornata sull’argomento in considerazione della decisione del giudice di concedere la libertà al turista irlandese, dipendente della Apple, dopo 14 mesi di indagini che non hanno portato alla scoperta di alcuna prova certa della morte della donna e durante i quali, invece, la carta di credito della donna è stata utilizzata per acquisti e la porta di casa dell’appartamento dei due è stata aperta senza segni di scasso e la serratura sostituita.
Elementi che potrebbero supportare l’ipotesi della difesa che ha sempre parlato di un allontanamento volontario della donna.
Di idea completamente diversa gli inquirenti che hanno raccolto elementi indiziari che sembrano delineare un “piano” per uccidere la donna e farla sparire per sempre.
Tra gli elementi di prova anche le testimonianze di alcune persone a Genova, dove la nave ha fatto scalo e dove i testimoni avrebbero notato i due molto tesi e l’uomo trattare in modo violento la donna.
In particolare era stata giudicata importante la testimonianza di un negoziante del centro storico che aveva raccontato di aver sentito i due litigare e l’uomo avrebbe lanciato delle scarpe alla donna dicendole di indossarle al posto delle infradito.
Decisivo per l’arresto, però, era stato il racconto dei due figlie della coppia che avrebbero ricostruito la notte della scomparsa della madre con l’aiuto di psicologi ed esperti di tutela dell’infanzia. Ne sarebbe emerso che i genitori si erano allontanati per poi rientrare in cabina solo il padre che aveva dato risposte vaghe quando i due chiedevano della madre.
Dalla cabina della nave da crociera era scomparsa anche una grossa valigia arancione che, secondo l’ipotesi investigativa, avrebbe contenuto il corpo della donna sino al momento in cui il marito se ne sarebbe liberato gettandola in mare.
Ipotesi suffragata anche dalle riprese video del circuito di sorveglianza della nave che avevano ripreso la donna salire a bordo per poi sparire nel nulla.
Una “prova” smontata però dalla perizia di un esperto di navi da crociera che aveva dimostrato che a bordo delle imbarcazioni ci sono diverse uscite non controllate da telecamere che potrebbero essere state usate per una eventuale fuga volonaria.
Tesi supportata anche da alcune testimonianze di conoscenti della coppia che hanno ricordato agli inquirenti che la donna aveva manifestato in diverse occasioni il desiderio di lasciare marito e figli per tornare a vivere in Cina.
Il caso resta complicato e l’uomo non è completamente libero pur potendo tornare in Irlanda. Durante la trasmissione Chi l’ha visto ha ribadito di voler tornare in Italia se verrà rinviato a giudizio, per poter affrontare il processo che non lo preoccupa.
Alcune affermazioni fatte in intervista alla trasmissione Rai,  però, hanno suscitato qualche perplessità e il caso potrebbe riservare ancora qualche clamoroso colpo di scena.

(foto Archivio)