Savona – Il consumo eccessivo di plastica, da tempo, caratterizza in negativo la società. Contenitori di plastica vengono utilizzati per qualsiasi finalità, sacchetti, recipienti e bicchieri.

Proprio dal bisogno di limitare l’utilizzo dei bicchieri di plastica è nata l’idea di due giovani di Savona.

Si tratta di Pcup, un bicchiere “intelligente” nato con l’obiettivo di sostituire i classici bicchieri di plastica nei contesti di grande distribuzione.

Un vuoto a rendere composto da un materiale indistruttibile, leggero e flessibile, che rende il bicchiere utilizzabile anche dove sono vietati plastica rigida e vetro. Fondendo un chip che si collega ad un app sul fondo del bicchiere, si velocizzano le operazioni di cassa rendendo il bicchiere un mezzo di pagamento e agevolando la gestione del vuoto a rendere, aprendo inedite possibilità di interazione in tempo reale tra i partecipanti all’evento, gli artisti, l’organizzazione e l’ambiente stesso.

Pcup srl è nata alla fine di febbraio di quest’anno e sta già raccogliendo i primi ordini. Il progetto è adatto a locali, discoteche, festival, strutture turistiche e ricettive e così via, ma il bicchiere è ideale anche per uso domestico. La resistenza, infatti, lo rende utilizzabile anche per le famiglie.

Il bicchiere, già apprezzato per il suo design, ha la sua forza nell’impatto ecologico e nelle funzionalità digitali che il sistema permette di sviluppare a seconda delle esigenze.

Lorenzo e Stefano, i due ideatori, spiegano: “Il vuoto a rendere è una grande opportunità ma è anche una sfida, per due motivi. Il primo, in contesti affollati è vietato l’utilizzo di vetro e plastica rigida; il secondo, impone a tutti noi un piccolo sforzo di responsabilità nel tenere il bicchiere fino alla riconsegna, anziché buttarlo via. Il primo problema lo abbiamo risolto cercando un materiale morbido che non sia contundente e siamo arrivati al silicone, che non è un derivato del petrolio come la plastica, bensì del silicio, materiale abbondante sulla Terra e praticamente indistruttibile. Non si riga, non si opacizza, può essere lavato innumerevoli volte anche con metodi industriali e, a differenza della plastica, non arriva mai a deteriorarsi rilasciando sostanze tossiche. Il secondo problema lo risolviamo creando un bicchiere più bello, comodo e leggero possibile”.

I due ideatori poi concludono: “La nostra mission è far dimenticare il bicchiere fino alla riconsegna o al momento in cui decidi di portarlo via con te mettendotelo in tasca”.

Per finanziare il progetto, i due savonesi hanno lanciato una campagna di raccolta fondi su Eppela e sperano di riuscire ad ottenere finanziamenti pari a 6mila euro. Al raggiungimento del 50% dell’obiettivo, Nastro Azzurro contribuirà con l’altra metà della quota. I fondi saranno interamente destinati alla ricerca ed allo sviluppo dei macchinari e dei processi utili alla realizzazione di un migliore prodotto in tempi sempre più brevi.

“Ci siamo anche impegnati nella ricerca di nuove decorazioni e customizzazioni possibili, sia artigianali che industriali e i risultati sono sorprendenti: non avete mai visto bicchieri così – commentano gli ideatori – Ci siamo già affiancati ad artigiani italiani esperti nella lavorazione del silicone e a professionisti nello sviluppo di funzionalità digitali. Abbiamo raccolto il sostegno di molte persone e realtà intorno a noi e i primi clienti ci stanno già aspettando. Manca solamente il vostro sostegno per rendere il nostro sogno realtà”.

 

Per sostenere il progetto è possibile collegarsi al link https://www.eppela.com/it/projects/18488-pcup-il-bicchiere-intelligente