peschereccio

Imperia – Un peschereccio imperiese ha rischiato di affondare per un incidente con una nave oceanografica francese che ha incagliato nella rete da pesca. Nuovo episodio di “confini contesi” al largo del confine tra Italia e Francia in acque territoriali italiane. Questa volta è stata una nave francese a causare un quasi disastro in acque territorialmente competenti dell’Italia. Il peschereccio è stato costretto a manovre di emergenza e a perdere parte dell’attrezzatura da pesca per non finire affondato.
Il deputato della Lega Nord Lorenzo Viviani ha annunciato un’interrogazione parlamentare per capire come mai la nave francese si trovasse in acque italiane e come mai si ripetono incidenti al confine tra Italia e Francia come se il Paese d’Oltralpe considerasse sua una porzione di mare già oggetto di contesa.

«Ho preparato un’interrogazione parlamentare sull’increscioso incidente avvenuto nelle acque imperiesi, dove un peschereccio italiano ha rischiato di essere affondato perché la sua attrezzatura da pesca è stata agganciata dall’apparecchiatura di una nave oceanografica, battente bandiera francese. Viste le dimensioni di gran lunga inferiori rispetto alla nave francese, il peschereccio italiano ha evitato il peggio solo grazie alle competenze marinare del comandante. Se questa volta la vicenda non ha avuto risvolti drammatici, non è possibile lasciare correre: è necessario che si faccia chiarezza al più presto perché non si ripeta una circostanza analoga che possa mettere a rischio l’incolumità di altri equipaggi. Pertanto chiederò che sia fatta luce sui fatti e sul motivo per cui una nave francese si trovava nelle nostre acque». Lo dichiara il deputato ligure della Lega Lorenzo Viviani, annunciando un’interrogazione parlamentare in merito a quanto accaduto, alcuni giorni fa, a un peschereccio in provincia di Imperia. «Inoltre – continua Lorenzo Viviani – che subito dopo l’incidente l’imbarcazione francese si è allontanata a velocità sostenuta, rientrando in acque internazionali e sottraendosi alle sue responsabilità. Ancor più grave – aggiunge Viviani – è che l’Italia non sappia quali studi abbia condotto questa nave, la stessa nave che molti pescatori di Sanremo hanno visto all’interno delle nostre acque territoriali quando il tanto discusso “patto Gentiloni” sulla ridisegnazione dei confini sembrava già entrato in vigore, penalizzando enormemente la pesa ligure.

Lo Stato italiano deve conoscere, con precisione, le operazioni compiute da una nave straniera nelle proprie acque nell’interesse anche di chi ogni giorno in mare lavora, come migliaia di pescatori e marinerie. Al riguardo interrogherò il futuro ministro, ribadendo che questi episodi sono la diretta conseguenza della politica dei vecchi governi di centrosinistra, che hanno calpestato la sovranità nazionale a favore degli interessi stranieri, facendo gravissimi danni al comparto ittico nazionale. Sono certo che il nuovo governo invertirà la rotta». Infine Viviani ringrazia la capitaneria di Imperia “che, una volta allertata, ha fatto uscire con tempestività una motovedetta per accertare le delle condizioni del peschereccio italiano e della salute del equipaggio”.