Genova – Si sono rimboccati le maniche e, armati di pennello e vernice, hanno rimesso a nuovo i giochi che ormai sentivano gli anni di abbandono e incuria da parte di chi se ne dovrebbe occupare.
Cittadini che si sostituiscono alle istituzioni – sempre più in crisi e alle prese con tagli agli investimenti – quelli che hanno deciso di sacrificare il loro tempo libero per il bene della collettività ed hanno ristrutturato, grazie all’aiuto di alcune aziende, i giochi del giardino dell’asilo nido “Erba Voglio” e della materna “il Pratone”.
Spesso, all’uscita, i bimbi corrono a giocare in quel grande prato adiacente agli asili. Ci sono pini bellissimi, ampi spazi, c’è l’ombra per ripararsi dal caldo estivo. Poi c’è qualche gioco dedicato ai più piccoli, pochi scivoli, qualche casetta in legno. Sono tutte strutture datate, probabilmente risalenti addirittura agli anni ’80, quando erano i genitori a frequentare le strutture, i colori sono sbiaditi, spesso i giochi inutilizzabili perchè non correttamente manutenuti o perché spariti nel nulla come nel caso delle altalene.
Alcune mamme hanno contattato la Città Metropolitana di Genova, competente per quel territorio, e ottenute le autorizzazioni hanno messo in sicurezza i giochi e i bimbi possono tornare a giocare in serenità.
Ma ancora non basta, i giochi sono decadenti e necessitano di un restyling e di una manutenzione più accurata. Sempre quelle mamme, davanti ad un caffè, sognano di creare un gruppo di genitori pronti ad agire con rulli e pennelli, poi continuano immaginando aziende amiche che possano procurare i materiali, contattano nuovamente la Città Metropolitana che autorizza i lavori e riesce a stanziare una piccola cifra da mettere a disposizione per il progetto.
Arrivano anche le aziende amiche: il materiale tecnico è fornito interamente dall’impresa Spadarotto e Riopp, le pitture da Delucchi Colori.
Venerdì 1 giugno nascono così i “genitori pittori” che, alternandosi tra carteggiatura, pulizia e pittura, realizzano il desiderio di creare un vero e proprio restyling del parco pubblico il “Pratone”.
Una bella e lodevole iniziativa anche se va ricordato che la manutenzione e la cura degli spazi ricade già sotto la responsabilità di enti preposti che ricevono (o dovrebbero ricevere) finanziamenti adeguati per ogni lavoro grazie alle tasse pagate dai cittadini.