Genova – AAA Vendesi villa del Cinquecento frequentata da Rubens e dal Duca di Mantova per le “cure elioterapiche” della sifilide. Fa scalpore e suscita forti polemiche la decisione di mettere all’asta una delle dimore storiche di Sampierdarena, la celebre “Fortezza” che fu della famiglia Grimaldi.
L’annuncio choc è stato dato dal Comune nel corso della conferenza stampa sulla cessione di immobili di pregio per “rimpinguare” le sempre più asfittiche casse di Palazzo Tursi e la reazione dei sampierdarenesi non si è fatta attendere.
La villa, ora di proprietà pubblica, ha infatti ospitato scuole e servizi ai cittadini e recentemente ha ricevuto un finanziamento cospicuo per lavori di restauro e di recupero all’uso pubblico. Lavori che non sono ancora iniziati ma che non dovrebbero tardare.
Un intervento che riporterebbe la struttura ai fasti di un tempo e renderebbe decisamente “molto appetibile” l’edificio per un eventuale compratore.
Resta da capire se i lavori verranno realizzati prima della vendita, innalzando notevolmente il prezzo base o, dopo, trasformandosi, di fatto, in un sostanzioso “regalo” all’acquirente.
C’è poi chi sostiene che il Comune non dovrebbe cedere a privati il proprio patrimonio storico-culturale e dovrebbe invece farsene carico, magari affidandolo a terzi in cambio di una cospicua rendita “a vita” e obbligando l’interessato almeno alla normale manutenzione.
Lo scontro politico è forte e il gruppo del PD al Municipio ha già annunciato l’intenzione di attivare ogni possibile intervento per impedire la cessione del bene pubblico.
Non è ancora chiara la “posizione” della nuova maggioranza che guida il Municipio del presidente Falcidia ma è chiaro che le associazioni che promuovono le bellezze di Sampierdarena e la memoria storica di un centro che ospitò sino a 70 ville patrizie tra il Cinquecento e il Settecento hanno già annunciato di voler “dare battaglia”.

Villa Grimaldi, detta la Fortezza, sorge a Sampierdarena, in via al Palazzo della Fortezza e il suo nome deriva dall’aspetto che richiama quello delle fortezze a quattro bastioni d’angolo, imposte a partire dalla metà del sec. XVI dalla Repubblica alle Comunità liguri per la difesa dalle scorrerie dei corsari barbareschi.
L’edificio, iniziato a costruire nel 1559 da Bernardo Spazio per B. Grimaldi, nel 1607 vede tra i suoi ospiti il Duca di Mantova Vincenzo Gonzaga che veniva a Sampierdarena per curare la sifilide con bagni di mare e di sole.
Al seguito del nobile di Mantova giunge a Genova, per la prima volta, il celebre pittore fiammingo Pietro Paolo Rubens.
La villa, con alterne vicende, rimane di proprietà della famiglia Grimaldi fino al 1757.
Nel XIX secolo, diventa proprietà di Agostino Scassi e viene trasformata in fabbrica di conserve. Successivamente ospita diverse scuole, una palestra e uffici pubblici per poi cadere in abbandono.
Insieme alle ville la Bellezza (Villa Imperiale Scassi) e la Semplicità (Villa Lercari Sauli) fa parte delle ville con impostazione architettonica ispirata ai modi tipici dell’architetto Galeazzo Alessi che si affacciavano sull’attuale via Nicolò D’Aste.
I soffitti delle grandi sale interne sono affrescati o decorati con pregevoli stucchi.