Genova – C’è chi si offre di pagare la multa e chi si domanda se non sarebbe più giusto multare le decine di auto in sosta vietata che ogni giorno intasano le vie di Pegli. Sono diverse e contrapposte le reazioni alla notizia, diffusa ieri, dai social, di una sanzione inflitta al ragazzo che ogni giorno si guadagna da vivere in fondo a via Opisso, lavando i vetri alle auto di passaggio.
Un provvedimento che segue altri scattati soprattutto nel centro cittadino e che non hanno fermato e neppure ridotto la presenza dei tanti lavavetri più o meno insistenti.
A Pegli conoscono tutti i ragazzo italiano che ogni giorno sostava in via Opisso chiedendo con cortesia e senza insistenza un “obolo” per il lavaggio del parabrezza dell’auto.
Una presenza discreta che non ha mai provocato lamentele, almeno apparentemente, ma che ha fatto scattare l’intervento delle forze dell’ordine che lo hanno multato ed invitato a non presentarsi più all’incrocio.
La notizia della sanzione, però, ha diviso il quartiere e in molti hanno protestato contro la multa, considerandola un eccesso vista la condotta non certo assillante del giovane.
I suoi “grazie”, “buongiorno” e “ciao Raga” non offendono e non disturbano di certo e chi lo desidera può aiutarlo con qualche moneta.
Ma evidentemente qualcuno ha segnalato la sua presenza facendo scattare l’intervento delle forze dell’ordine.
Non pochi, infatti, sui social rivendicano la correttezza della sanzione perchè lo prevede la nuova normativa.
Altri invece si sono già fatti avanti, offrendosi di pagare la sanzione, per evitare che la multa incida sulla vita già non proprio facile del ragazzo.
Numerosi anche gli inviti a perlustrare le molte vie del quartiere dove, per un aperitivo con gli amici, per la focaccia appena sfornata o anche solo per “pigrizia” si trovano continuamente auto in seconda fila o parcheggiate in modo irregolare. Presenze ben più ingombranti e “fastidiose” rispetto al giovane lavavetri divenuto ormai una sorta di “mascotte” della zona.