Genova – Da trentasei anni il 21 giugno viene celebrata in tutto il mondo la Festa della Musica. Era infatti il 1982 quando l’allora Ministro Francese alla cultura Jack Lang decise di lanciare la prima Festa, che in breve tempo contagiò molte città anche oltre i confini francesi.

A Genova la celebrazione avrà luogo a partire dalle ore 17, quando nella Sala di Rappresentanza di Palazzo Tursi verranno donati all’Istituto Pertini di Genova alcuni mandolini, spartiti e documenti appartenuti a Romano Meini, esperto conoscitore dello strumento a corde e dei suoi segreti. In seguito, Carlo Aonzo eseguirà per i partecipanti alcuni brani di Bach e Raffaele Calace, noto mandolinista, compositore e liutaio Napoletano vissuto a cavallo tra ‘800 e ‘900. Calace aveva anche dedicato un pezzo al Capoluogo Ligure, dal titolo “Ouverture Genova”.

Alle ore 21, invece, ci si sposterà al Conservatorio Niccolò Paganini di via Albaro 38. Sempre Carlo Aonzo, accompagnato dall’esemble Quartetto d’archi EST (Docente Maestro Carlo Costalbano) composto da Alessandro Graziano e Maria Cozzani ai violini, Simona Merlano alla viola e Francesco Raspaolo al violoncello, eseguirà la Primavera e l’Estate da “Le Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi.

A proposito della donazione dei mandolini e degli spartiti all’Istituto Pertini, Elisa Serafini, assessore del Comune di Genova, dichiara: “Questa è un’iniziativa che lega diverse generazioni di musicisti. Per questo ringrazio a nome di tutti i genovesi la professoressa Boschetti per la sua donazione. Sarà il liceo musicale “Sandro Pertini”, che quest’anno inaugurerà il primo corso di mandolino, a conservare e a far suonare i due preziosi strumenti, facendo rivivere la musica di Paganini e il sogno di Romano Meini“.

Il professor Alessandro Cavanna, dirigente dell’Istituto Pertini, aggiunge: “Come dirigente dell’Istituto esprimo il più sentito ringraziamento alla professoressa Giovanna Meini Boschetti per la preziosa donazione a perenne ricordo dell’ingegnere Romano Meini e del suo amore per il mandolino. La donazione dei due strumenti e del fondo documentale di spartiti e ricerche didattiche sarà valorizzata all’interno dell’indirizzo musicale del liceo, non solo con l’introduzione dell’insegnamento del mandolino tra gli strumenti curricolari e con le conseguenti ricadute sul piano esecutivo, ma anche con attività di ricerca e promozione culturale e con lo sviluppo di ricerche didattiche sull’insegnamento dello strumento“.