Genova – Verranno celebrati questa mattina, alle 8,15, i funerali di Jefferson Tomalà, il ragazzo di 20 anni ucciso con sei colpi di pistola dopo che aveva accoltellato un agente di polizia durante un tentativo di sottoporlo ad un trattamento sanitario obbligatorio. Il rito, evangelico protestante, si terrà nella cappella laica del cimitero di Staglieno e poi la bara sarà tumulata in un cimitero cittadino.
Alla funzione, oltre ai familiari, saranno presenti anche gli amici del ragazzo e della compagna.
La cerimonia sarà in forma privata e i familiari chiedono rispetto per il momento di raccoglimento e dolore dopo tanto clamore.
Continuano a chiedere giustizia per il ragazzo e che la magistratura faccia chiarezza su quanto è avvenuto nella casa di via Borzoli, a Sestri Ponente, dove doveva entrare un medico ed invece hanno fatto irruzione i poliziotti.
Il giovane, che minacciava il suicidio con un coltello, si era barricato nella sua stanza ed avrebbe aggredito un agente, accoltellandolo, quando un altro poliziotto ha spruzzato spray urticante nella stanza per convincerlo a gettare l’arma.
A quel punto sarebbe partita una reazione violenta del ragazzo che ha portato al ferimento dell’agente e all’esplosione di ben sei colpi di pistola che hanno ucciso il giovane.
Nei giorni scorsi gli avvocati della famiglia hanno chiesto una perizia medico-legale sulle ferite dell’agente più grave per determinare in quale posizione si trovasse il ragazzo al momento del ferimento. Se si trovasse a terra, infatti, la ricostruzione dei fatti cambierebbe e molto.
I familiari continuano a ripetere che la loro non è “sete di vendetta” ma solo di chiarezza perchè si aspettavano un medico che calmasse Jefferson ed invece si sono ritrovati in un blitz delle forze dell’ordine. Una procedura che può ripetersi in altre circostanze simili e che, invece, dovrebbe essere modificata.