Roma – Non si può escludere la pericolosità della THC (la sostanza contenuta nella cannabis) anche a bassissimi livelli. Il Consiglio Superiore di Sanità (Css) ha bocciato la vendita della cosiddetta “cannabis light” nei negozi di tutta Italia e lascia che sia il Ministero e il Governo a decidere se dovrà esserne vietata la vendita.
Secondo l’Istituto, infatti, deve prevalere il principio di precauzione poichè non si può escludere che il principio attivo (THC) contenuto in dosi molto basse, sia completamente “innoquo” per alcune categorie di persone “a rischio”.
La libera vendita sarebbe quindi, per i ricercatori del CSS, un “azzardo” poichè non si può escludere a priori la sua pericolosità.
Il Ministero della Salute aveva chiesto un parere all’Istituto Superiore di Sanità sulla liberalizzazione della vendita – dopo che nei negozi di tutta Italia si può trovare il prodotto in libera vendita – ed ora il responso rischia di suscitare molti imbarazzi visto che alcune catene di negozi hanno aperto le loro sedi in molte città basando il loro business quasi esclusivamente su questa autorizzazione alla vendita.
La revoca del permesso di libera vendita farebbe chiudere decine di negozi.