Genova – Prosegue anche oggi l’agitazione dei trasportatori, iniziato ieri mattina a Genova.

Il prefetto Fiamma Spena ha convocato le parti coinvolte insieme alla Regione per cercare di trovare una soluzione e terminare anticipatamente lo sciopero. L’incontro si svolgerà alle 11.00 in Prefettura.

Uno sciopero, quello in corso, indetto da Cgil, Cisl e Uil contro le difficili condizioni in cui sono costretti a lavorare i trasportatori su gomma.

I camionisti hanno bloccato i varchi del terminal VTE a Voltri/Prà e quelli del Porto di Genova per chiedere il riconoscimento delle ore perse durante le fasi di carico e scarico e per lo stallo nelle trattative con l’Autorità Portuale per l’avvio di servizi di assistenza e di supporto.

Dopo l’arrivo con le merci da caricare o scaricare, i trasportati attendono ore prima di poter effettuare le operazioni previste, ore che non vengono calcolate nella retribuzione e che incidono sui turni di lavoro e sulle effettive ore di guida.

Nella notte l’incontro tra spedizionieri, terminalisti e Autorità Portuale ha portato ad un accordo che nella mattinata odierna sarà presentato ai sindacati.

Sembra sia previsto un indennizzo a favore degli imprenditori dell’autotrasporto i cui dipendenti sono costretti a sostare in attesa per diverse ore in attesa di poter scaricare e caricare i container.

I sindacati, nonostante una bozza di accordo, hanno deciso di proseguire nell’astensione al lavoro.

Lo sciopero potrebbe portare disagi alla circolazione stradale cittadina, soprattutto in prossimità dei varchi portuali.

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti si è detto preoccupato per lo sciopero degli autotrasportatori, sciopero che danneggia il Porto di Genova e i cittadini. Per il presidente quattro giornate di sciopero risultano incoerenti visto il grande clima di crescita che contraddistingue lo scalo genovese.

Alle critiche di Toti, i sindacati rispondono attraverso una nota: “Caro Presidente, le OO.SS di Fila Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti sono soggetti responsabili che hanno dichiarato tre giorni di sciopero (giovedì, venerdì, sabato) a nome e per conto di tutti i lavoratori camionisti genovesi che con professionalità esercitano da sempre il loro lavoro per far si che il porto di Genova possa raggiungere i ‘famosi record’ di container movimentati a scapito del tempo della loro vita famigliare e spesso con rischi di incidenti gravi e addirittura mortali. Le ricordiamo che è da febbraio 2018 che abbiamo iniziato il percorso di vertenza e di lotta per ridurre i tempi d’attesa nei vari terminal portuali. Con la mediazione intelligente dell’Autorità di sistema portuale di Genova e Savona siamo giunti a una ipotetica intesa che purtroppo per problemi di rappresentanza delle controparti (Anita Confindustria) e di numerose società che non fanno riferimento alle associazioni datoriali ci impediscono ad oggi di rendere veramente esigibile l’accordo stesso. Sappia signor presidente che il nostro obiettivo vero è la riduzione dei tempi di attesa, ma ad oggi abbiamo ottenuto solo promesse. Ci aiuti affinché ciò si realizzi. Non ci critichi a buon mercato, noi non lo meritiamo! Domani alle ore 11.00 siamo convocati in Prefettura: venga anche lei che sicuramente da come ha scivolato nel famoso scivolo della Costa, saprà farci scivolare in questa vertenza che per colpa di ritardi della politica, delle istituzioni e delle aziende, ci ha costretto ad effettuare questi primi due giorni di sciopero“.