Genova – Una giovane donna di 31 anni è morta durante il parto all’ospedale pediatrico Giannina Gaslini di Genova a casa di una serie di complicazioni.

Salvo il piccolo, anche se ancora ricoverato in terapia intensiva neonatale.

L’episodio risale a giovedì scorso e la Procura di Genova, dopo la denuncia del marito della donna, ha avviato un’inchiesta per fare chiarezza su quanto accaduto ed accertare eventuali negligenze.

La donna, con alcune gravidanze alle spalle, era arrivata all’ospedale mercoledì, alla 39esima settimana di gestazione, per partorire.

Durante il travaglio, il malore che ha spinto i medici a praticare un taglio cesareo per far nascere il bambino. La 31enne, durante l’intervento, è andata in arresto cardio circolatorio ed è morta.

Per i medici la possibile causa di morte sembra essere l’embolia polmonare da liquido amniotico ma sarà l’autopsia, disposta dal magistrato, a chiarire cosa l’abbia uccisa.

L’embolia da liquido amniotico, nota come AFE (amniotic fluid embolism) è definita come un collasso cardio respiratorio acuto che si manifesta entro 6 ore dal travaglio, dal parto o dalla rottura delle membrane senza una causa identificabile, seguito da coagulopatia acuta nelle donne sopravvissute all’evento iniziale.

Questo tipo di complicazione causa la piazza alta letalità con un’incidenza superiore all’80%.