Genova – Un’ordinanza che vieta la circolazione di orride borsine “da supermercato o simili”, l’emissione di rumori e odori fastidiosi come le flatulenze e le dita nel naso è comparsa sui muri del centro storico di Genova nelle scorse ore.

Nella zona compresa tra piazza Sarzano (anche se è scritto piazza Sarzana), piazza Cavour e la Stazione Marittima diverse sono state le affissioni negli spazi comunali di queste finte ordinanze, per aspetto del tutto paragonabili a quelle emesse dal Comune, che vietano ai frequentatori dei carruggi di adottare comportamenti che vanno contro il decoro urbano.

Il divieto assoluto si estende dalle ore 9.00 alle ore 19.00 e vieta la circolazione di borsine da supermercato, da sostituirsi con eleganti borse monocrome color ecrù “messe a disposizione dallo sponsor ufficiale e in distribuzione gratuita”, l’emissione “e diffusione di rumori e odori fastidiosi e molesti quali flatulenze ed eruttazioni, nonché ogni atto sconsiderato di esplorazione nasale digitale” e ancora la “profusione di linguaggi che, per oscenità del contenuto o per implicita cacofonia fonetica, possano risultare molesti all’udito dei visitatori”, un no, in sostanza, a bestemmie, ingiurie e dialetti di paesi non comunitari.

Nella finta ordinanza viene sottolineato come gli agenti della Polizia Locale, muniti delle nuovissime Body Cam vigileranno sull’osservanza delle disposizioni e combineranno ai trasgressori una multa tra i 200 e i 2mila euro fino alla revoca della residenza.

Un fake a tutti gli effetti che in pochissimo è rimbalzato sui social scatenando la caccia all’ordinanza affissa. Tantissime sono le foto dello scherzo che hanno invaso le pagine Facebook ed i vari social muovendo una forte curiosità verso gli autori, ancora nell’ombra.

Quale sia lo scopo del gesto non è ancora dato saperlo. Sicuramente una buona dose di ironia verso le vere ordinanze anti degrado ha portato alla creazione del “documento in materia di decoro urbano” ma, alle spalle, potrebbe esserci qualcuno che ha intenzione di intasare le linee e la casella di posta degli uffici del sindaco visto che i contatti sono quelli ufficiali.