Adolf Hitler censurato in Wolfenstein II in Germania

Berlino – Simboli nazisti nei videogiochi destinati ai ragazzi. Anche l’ultimo “muro” cade in Germania sull’uso della simbologia dei cupi anni del nazismo all’interno delle immagini proposte dai giochi e videogames.

A deciderlo l’USK, l’ente tedesco per la autoregolamentazione dei software di intrattenimento che, per decenni, ha sorvegliato inflessibile sull’uso di svastiche, croci uncinate e teschi delle SS all’interno dei videogiochi. Un blocco che ha sempre creato grossi problemi nella diffusione dei giochi provenienti da case di produzione extra-germaniche e che certamente non avevano altrettante “remore” nel rappresentare soldati nazisti e relativa simbologia.
Nessuna celebrazione ma uso di riferimenti ad un periodo buio della storia che, però, non può essere cancellato o rimosso, creando persino un effetto contrario di “promozione” involontaria.