Genova – Dopo la terribile tragedia del 14 agosto con il crollo del ponte Morandi, che ha provocato la morte di 43 persone, diverse sono state le iniziative di solidarietà per aiutare la collettività.

Negli ultimi giorni, tuttavia, sono state segnalate raccolte di offerte, sottoscrizioni e beni di prima necessità per la popolazione sfollata.

La segnalazione ha spinto il Comune di Genova a ribadire che nessuno è stato autorizzato a chiedere soldi o offerte di alcun genere attraverso contatti telefonici, sms, social o con visite domiciliari, sottolineando ancora una volta la necessità da parte della popolazione di prestare molta attenzione a eventuali truffatori e, nel caso si verificasse effettivamente una richiesta di denaro, avvertire immediatamente le forze dell’ordine.

Il Comune ha ricordato che per qualsiasi informazione o supporto tutti i cittadini, così come i titolari di imprese e di attività commerciali e artigianali della zona di ponte Morandi, possono rivolgersi agli infopoint allestiti presso il Centro Civico Buranello di via Nicolò Daste 8 e nella scuola Caffaro di via Gaz 3, entrambi aperti dalle 9 alle 18.

In questi punti informativi, coordinati dal personale del Comune di Genova, sono attivi uno Sportello Casa e uno Sportello Imprese oltre ad uno sportello nel quale rappresentanti di Società Autostrade raccolgono segnalazioni e istanze di prima necessità. Da ieri, inoltre, alla scuola Caffaro è presente anche uno Sportello Scuola, dedicato a tutte le problematiche connesse all’imminente riposa delle attività scolastiche.

Da alcuni giorni, sempre alla scuola Caffaro, l’Ordine degli Avvocati ha attivato uno sportello per fornire consulenze legali gratuite, aperto nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 15 alle 18.

Un terzo infopoint, esclusivamente dedicato alle imprese e alle attività commerciali e artigianali della zona di ponte Morandi, è presente a Palazzo Tursi in via Garibaldi 9 ed è aperto dalle ore 9 alle 18.