Genova – Le denunce di abbandono di rifiuti ingombranti si moltiplicano ma Amiu sospende il servizio di raccolta “a domicilio”. La notizia è arrivata da una nota diffusa dll’azienda che annuncia l’impossibilità a proseguire il servizio a “causa del crollo di ponte Morandi” che ha coinvolto il centro di raccolta e l’interessante esperimento del servizio “Casa del Riciclo” dove venivano venduti i mobili e gli oggetti recuperati e restaurati.

Una brutta notizia che si aggiunge al già difficile panorama delle strade genovesi dove, a causa dell’inciviltà e della precedente sospensione della raccolta per un’indagine giudiziaria, si è registrata un’impennata senza precedenti del fenomeno dell’abbandono di rifiuti ingombranti per strada.

Ogni giorno le pagine Facebook dei gruppi di quartiere sono invase da fotografie di abbandoni. Oggetti più o meno grandi che vengono tranquillamente abbandonati per strada senza alcun controllo ma, soprattutto, con grave disagio per chi abita nelle vicinanze dei bidoni usati come discariche.

Particolarmente colpite le zone periferiche della città ma il fenomeno, complice piccole aziende di sgombero locali e di piccoli trasporti che talvolta non portano il materiale nelle isole ecologiche e che operano ai confini della legalità, si sta espandendo in tutta la città.

Materassi, grossi televisori, armadi e persino elettrodomenstici ingombranti come frigoriferi o lavatrici, vengono sempre più comunemente abbandonati per strada.
Al fenomeno faceva da “contrasto” l’ottimo servizio reso da Amiu a prezzi decisamente concorrenziali. Un mobile di grosse dimensioni portato via, direttamente a domicilio, per circa 10 euro e con possibilità di prenotare il servizio secondo le proprie necessità. Difficile poter accampare “scuse” con un tale servizio, ma ora, con il nuovo blocco, la città rischia di essere nuovamente invasa dai rifiuti ingombranti e chi li deposita avrà anche la “scusante” del servizio sospeso.

Resta l’incredulità delle Associazioni dei Consumatori e dei tanti comitati di quartiere che lottano contro il fenomeno dell’abbandono, per l’impossibilità lamentata da Amiu di reperire altri spazi per la raccolta dei rifiuti raccolti con il servizio. Le isole ecologiche restano in funzione e certamente Amiu dispone di aree sufficienti ad approntare una struttura di emergenza.

Questo il contenuto della comunicazione di Amiu:

“A causa dell’indisponibilità di un’area operativa per il deposito dei materiali, Amiu comunica che da mercoledì 12 settembre in tutta la città è sospeso il servizio EcoVan, il camioncino che gira per i quartieri a ritirare i rifiuti ingombranti (mobili, materassi, elettrodomestici, ecc).
Si tratta di una decisione maturata nell’ambito dell’emergenza per il Ponte Morandi, che ha reso inagibile il deposito Amiu situato in zona rossa.
Per la stessa ragione, fino a data da destinarsi, sono sospesi anche i servizi di ritiro degli ingombranti a domicilio o a piano strada (nel portone).
Continua invece regolarmente l’attività delle tre isole ecologiche di Lungobisagno Dalmazia a Staglieno, in via Gastaldi a Pontedecimo e nella fascia di rispetto di Prà.
Amiu si scusa per il disagio causato ai cittadini che, con grande coscienza e senso civico, utilizzano questi servizi.
Stiamo lavorando per riorganizzare prontamente queste attività, individuando aree alternative – pur nella contingente difficoltà di reperimento delle stesse – per il conferimento e il trattamento dei rifiuti ingombranti e del legno, in sostituzione di quelle inutilizzabili”