Genova – Cresce l’attesa per il cosiddetto “Decreto Genova” che potrebbe essere portato in consiglio dei Ministri già oggi.

All’interno una serie di provvedimenti urgenti per far fronte all’emergenza del crollo del Ponte Morandi, a quasi un mese esatto dalla tragedia.

Secondo le prime indiscrezioni, riportate dal Secolo XIX, all’interno del decreto sarebbero chiariti una serie di punti che dovrebbero migliorare la situazione cittadina.

Autonomia fiscale dei porti, possibilità di trattenere una percentuale del gettito Iva, sgravi fiscali e agevolazioni e la presenza di un super commissario dotato di poteri straordinari con indicazioni precise su tempi e fondi per la ricostruzione saranno all’interno del documento che ha suscitato la reazione perplessa del governatore della Liguria Giovanni Toti.

Il presidente ha definito inimmaginabile la possibilità di nascita di un decreto senza la consultazione preventiva delle istituzioni locali.

Nella notte tra Toti e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è svolta una lunga telefonata di chiarimento dove il premier ha illustrato al governatore i pinto del provvedimento che oggi dovrebbe essere presentato ed ha ascoltato le osservazioni di Toti, accogliendole.

Il confronto tra Toti e Conte è arrivato dopo un post, condiviso su Facebook, dove il governatore della Liguria esprimeva alcune perplessità riguardo l’ipotetico contenuto del “Decreto Genova”.

Ritengo impossibile – si legge sul post del presidente della Regione – che il Presidente Giuseppe Conte, che venerdì ha accettato l’invito a onorare con noi le vittime del crollo del Ponte Morandi, intenda portare in Consiglio dei Ministri un testo mai neppure letto, non dico discusso e concordato, con le Istituzioni locali, Comune e Regione, che ormai da un mese si sono fatte carico con sforzi e mezzi propri dell’emergenza”.

Poi ancora: “Sono certo che il Governo verrà aprire nelle prossime ore, passata la giornata di ricordo e dolore di venerdì prossimo, un serio e serrato confronto con le istituzioni della città e con quelle della Regione al fine di concordare tutto quanto occorre davvero a Genova, ai suoi cittadini e alle sue imprese. Evito ogni ulteriore considerazione sulle notizie diffuse, considerandole prive di fondamento: un Governo che ha nella sua aggiornata la Lega, partito autenticamente autonomista e impegnato con noi in un percorso di ancora maggiore autonomia per le Regioni, proprio sui temi oggetto del decreto non potrebbe fare propri contenuti tanto lesivi, oserei dire umilianti, per le prerogative delle istituzioni Regionali. Specie di quella Regione, la Ligure, che sta affrontando con colore un momento tanto difficile“.

Intanto Toninelli assicura che il decreto sarà oggi sul tavolo del Consiglio dei Ministri e che sarà seguito da altri provvedimenti che chiariranno le modalità della ricostruzione del ponte ed assegneranno l’incarico.