Genova – Questa mattina il ministro dell’Interno Matteo Salvini inaugurerà la nuova caserma dei vigili del fuoco di Molassana (zona Gavette) e una delegazione dei pompieri gli consegnerà una lettera nella quale si lancia un disperato grido d’allarme per il corpo, da anni oggetto di tagli al personale per i pensionamenti non sostituiti, con mezzi sempre più vecchi e superati dalle moderne tecnologie e costretti ad affrontare in numero sempre più esiguo, emergenze ambientali sempre più gravi e ripete nel tempo.

I vigili del fuoco chiederanno che si superi il concetto di “sicurezza” passi anche attraverso un concreto aumento del numero dei vigili del fuoco e delle caserme sul territorio, dall’acquisto di mezzi sempre più moderni e in grado di offrire il meglio nella salvaguardia dei cittadini.

Ecco il testo della lettera che verrà consegnata a Matteo Salvini:

Egregio Ministro Matteo Salvini,
nel ringraziarla per la sua presenza odierna cogliamo l’occasione per rivendicare alcuni punti fondamentali sulla sopravvivenza del soccorso tecnico urgente.

NAZIONALE:
• Occorre terminare il contratto che è ancora in annualità corrente costruendo la parte normativa e ponendo rimedio alla marchetta elettorale che ha permesso la nascita del DPR41 che è soltanto economico.
• Occorre partire con le assunzioni tramite le graduatorie esistenti e la stabilizzazione dei precari che potrebbero porre rimedio alla carenza del personale;
• Riconoscere ai vigili del fuoco in qualità di “categoria speciale” permettendo una congrua età pensionabile adeguata alla tipologia di lavoro altamente usurante;
• Rinnovare il parco mezzi e finanziare la manutenzione delle sedi;
• Definire un nuovo concetto e progetto di protezione civile;
• Autorizzare lo streaming ai tavoli nazionali di contrattazione per permettere trasparenza e condivisione ai lavoratori e cittadini.

LIGURIA:
• Apertura di un nuovo distaccamento cittadino nel Levante Genovese (tipo SD4 da 46 unità), zona assolutamente sguarnita, per garantire tempi si risposta adeguati alla cittadinanza genovese;
• Modifica del Distaccamento Genovese di Multedo (tipo SD4) almeno da 46 unità stabilendo un supporto permanente con autoscala e autobotte; nell’attesa un finanziamento per la coperture economica straordinaria fino al 31/01/2019 con una squadra supplementare di 5 unità (H12 “Ponte Morandi”) e due unità (H24) in complemento al distaccamento di Multedo;
• Modifica del Distaccamento di Chiavari da SD3 a SD4 passando da 34 unità a 46 unità;
• Modifica del Distaccamento di Sanremo da SD4 a SD5 (con 58 unità) essenziale per la superficie di intervento che ricopre;
• Revisione delle piante organiche dettate dal Riordino per tutta la regione Liguria in considerazione anche della ultime competenze acquisite dopo la chiusura del Corpo Forestale dello Stato che ha visto un aumento vertiginoso delle richieste di intervento per la salvaguardia del patrimonio boschivo, nel 2017 sono stati distrutti quasi 4000 ettari.
• Genova da un’analisi del rapporto ISPRA 2018 ha i valori più elevati di area urbana a rischio frana; seconda città nel nostro Paese per presenza di aziende a rischio di incidente rilevante (Seveso 3); almeno 15 impianti sono classificati Seveso3 e tutti o quasi a distanza ravvicinata da abitazioni ed attività urbane, per queste motivazioni serve un aumento di personale e sedi.