Savona – Una lapide accanto ad uno dei monumenti dedicati ai caduti della Seconda Guerra Mondiale per ricordare le Camicie Nere. E’ scontro frontale nella città della torretta tra la maggioranza che guida il Comune e l’opposizione di centro-sinistra che chiede l’immediata rimozione del monumento che sta suscitando una forte reazione non solamente politica.

Motivo del contendere una lapide in marmo bianco sulla quale, tra le forze armate elencate tra quante hanno perso combattenti e patrioti, annovera anche le Camicie Nere che furono istituite dal Fascismo di Benito Mussolini e che hanno combattuto altri italiani in una guerra civile che ha fatto registrare atrocità di ogni tipo.

A denunciare l’episodio è il consigliere regionale del Partito Democratico, Giovanni Lunardon: “Il Comune di Savona sdogana le camicie nere, dedicandogli una lapide vicino al monumento ai caduti, ospitato all’interno del cimitero cittadino. Un fatto gravissimo, che ferisce un’intera comunità e che il Gruppo regionale del Partito Democratico condanna con forza”.

La protesta del Partito Democratico è univoca: “E’ inaccettabile che una città come Savona – scrive in una nota il consigliere regionale – , medaglia d’oro della Resistenza, sia stata offesa in questo modo dal suo primo cittadino. Non è possibile che le istituzioni democratiche celebrino le camicie nere che, durante il regime fascista, si sono macchiate di ogni nefandezza, torturando e uccidendo civili inermi e partigiani che si battevano per la libertà. Non siamo disposti a tollerare una vergogna come questa. I fascisti non meritano alcuna celebrazione”.

A scatenare la dura presa di posizione anche la presenza del sindaco di Savona, Ilaria Caprioglio, alle celebrazioni per la dedica del monumento. Impossibile che non si sia accorta di quanto era scritto sulla lapide.