Genova – Migliaia di persone sono scese in strada, questo pomeriggio, per la seconda grande manifestazione di protesta contro i ritardi nella ricostruzione di ponte Morandi e nella soluzione delle questioni che ancora oggi, a due mesi dal disastro, ancora non hanno chiarito quali saranno i tempi e le modalità della ricostruzione.

Migliaia di genovesi che si sono radunati in piazza della Vittoria e poi, in corteo, senza bandiere e appartenenze politiche ma solo sventolando il vessillo di Genova, la bandiera di San Giorgio, hanno raggiunto piazza De Ferrari, cuore della politica locale, per chiedere che si faccia presto e bene e che finisca il “balletto” di responsabilità tra locale e nazionale, per arrivare alle soluzioni che interessano tutta la città, senza appartenenze politiche o “giochi di potere” che stanno soffocando Genova e i suoi cittadini.

Riprendiamoci Genova è il titolo della manifestazione ed è già un messaggio chiaro, lanciato a chi pensa di continuare a perdere tempo invece di attivarsi in ogni modo possibile per agevolare la partenza dei cantieri, il ritorno degli sfollati nelle loro abitazioni, anche solo per recuperare tutti i loro beni e per fare in modo che chiunque sia stato danneggiato dal crollo di ponte Morandi – azienda o cittadino – possa avere ciò che gli spetta senza aspettare mesi e forse anni.

Un messaggio forte e chiaro a cui ne seguiranno certamente altri, a dispetto di chi continua a ripetere che, a Genova, nessuno protesta per quello che sta succedendo.