Riace (Reggio Calabria) – Sono stati revocati gli arresti domiciliari a Domenico Lucano, il sindaco di Riace.

A decidere per la recava il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria che ha disposto, però, il divieto di dimora nei suoi confronti.

Lucano ha lasciato Riace poco dopo le 6.00 di questa mattina; a Riace è rimasta invece la compagna del primo cittadino per la quale il divieto di dimora è stato attenuato con la misura dell’obbligo di firma.

Lucano era ai domiciliari dallo scorso 2 ottobre con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti.

Il primo cittadino era stato arrestato e posto ai domiciliari con l’ordinanza emessa dal Gip Domenico Di Croce su richiesta del procuratore di Locri Luigi d’Alessio, che aveva deciso il divieto di dimora anche per la compagna di Lucano, Tesfahum Lemlem. I due avrebbero organizzato nozze di convenienza per favorire illecitamente la permanenza degli immigrati in Italia.

Prima della sentenza del Riesame, Lucano ha affermato che il modello di accoglienza e integrazione di Riace andrà avanti nonostante la chiusura dello Sprar decisa dal Viminale.

Intanto, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris affida a Twitter un messaggio di solidarietà e un invito a Napoli per Lucano: “Caro Mimmo – ha twittato il primo cittadino della città partenopea – lo so che non lascerai la tua e nostra amata Calabria ma se vuoi ti ospitiamo con amore a Napoli. Il divieto di dimora nella tua Riace è peggio degli arresti domiciliari. Ma non potranno mai arrestare la rivoluzione. Riace vivrà con Lucano Sindaco!”.