Genova – Ha 2400 anni ed è perfettamente conservata, a 2mila metri sotto la superficie, la nave greca più antica finora mai ritrovata.

Il relitto giace sul fondo del Mar Nero, a 80 chilometri dalla città di Burgas, in Bulgaria. Grazie alle particolari condizioni dell’acqua, praticamente priva di ossigeno a 2mila metri di profondità, la nave è pressoché intatta, tanto da avere ancora la stiva piena.

Secondo gli esperti che hanno annunciato il ritrovamento, la nave, lunga 23 metri, apparteneva ai Greci che la impiegavano nei commerci.

Helen Farr, membro della spedizione degli archeologi che ha compiuto la scoperta, ai microfoni della BBC ha raccontato lo stupore nel vedere le immagini del Rov, il veicolo telecomandato immerso nei fondali, che ha individuato il relitto.

Gli studiosi sono rimasti profondamente colpiti nel notare la somiglianza dell’imbarcazione con quella visibile sul vaso greco “Ulisse e le Sirene”, risalente al IV secolo a.C., esposto al British Museum.

Il relitto sarà lasciato sul fondo del Mar Nero, dove è stato rinvenuto. Un frammento, tuttavia, è stato prelevato e inviato all’Università dei Southampton per la datazione, che ha confermato che si tratta del relitto intatto più antico noto al genere umano.