Genova – Sarà interrogato questa mattina a Palazzo di Giustizia, l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci, indagato per il disastro del crollo di ponte Morandi che ha ucciso 43 persone e ha lasciato senza dimora oltre 200 famiglie.
Il rappresentante legale di Autostrade arriverà al Tribunale intorno alle 9,30 per rispondere alle domande degli inquirenti che indagano sul disastro e che voglio ricostruire alcune fasi importanti per le quali è necessaria la testimonianza dei vertici aziendali.

Un interrogatorio molto delicato che a lungo è rimasto “sospeso” per la richiesta di svolgere l’incontro in un luogo diverso per evitare la presenza delle telecamere che, invece, documenteranno quanto avverrà nei limiti previsti dalla Legge e come è già successo per tutti gli altri testimoni ascoltati in Procura.

L’Ad di Autostrade potrebbe ricorrere alla facoltà di non rispondere come già fatto da altri testimoni chiamati a Palazzo di Giustizia. Un diritto consentito dalle norme processuali ma che porterebbe evidenti problemi ai magistrati che stanno indagando per ricostruire quanto realmente avvenuto quel tragico 14 agosto quando il viadotto autostradale che attraversa la Val Polcevera si è letteralmente sbriciolato cadendo a terra con il suo carico di vite umane.