Genova – Spendere 40 milioni di euro per acquistare i terreni agli Erzelli dove dovrebbe sorgere l’ospedale del Ponente secondo i progetti della Regione Liguria. Il Movimento 5 Stelle non ci vede chiaro e si chiede se non sia meglio affrontare prima altre emergenze.

“In un articolo pubblicato da un noto quotidiano locale – scrivono i consiglieri del Movimento 5 Stelle – si legge che “Non c’è la firma, ma l’accordo è stato raggiunto (…). La Regione acquisterà da Genova High Tech (Ght) l’area sulla collina degli Erzelli dove verrà realizzato il nuovo Ospedale del Ponente (…). La cifra, concordata ma non ancora definitiva, oscilla tra i 35 e i 40 milioni di euro per un’area di almeno 30 mila metri quadrati . L’acquisto del terreno da parte di Regione non velocizza in alcun modo l’arrivo dell’Ospedale”.

A confermare e rafforzare i dubbi la portavoce del M5S Alice Salvatore.

“Toti ci deve spiegare – spiega – perché intende spendere 40 milioni per acquistare quel terreno. Il nostro sospetto è che si voglia fare un favore a Genova High Tech, facendolo però pagare ai liguri. Perché? In un momento critico come questo, Toti potrebbe spendere questo denaro pubblico nella Sanità ligure. Oppure, potrebbe andare ulteriormente incontro alle esigenze dei liguri colpiti dal disastro del Ponte Morandi e dal maltempo di ottobre, esentandoli ad esempio tutti da imposte regionali per un totale di 40 milioni di euro. O ancora, potrebbe investirli nell’edilizia popolare, che è in ginocchio, cui in tempi recenti si è ricorso per soccorrere gli sfollati ed è un comparto che ha bisogno di supporto da parte della Regione. È una vergogna, e un mistero al tempo stesso, che sprechino denaro in questo modo vista l’attuale situazione emergenziale”.

“Quel terreno – ricorda ancora Salvatore – è di proprietà della Genova High Tech, che ha tutta una serie di oneri e responsabilità non ancora adempiute. Una per tutte: portare finalmente a compimento la bonifica del terreno”.

La notizia secondo cui Ght fosse già in trattativa con gruppi privati per cedere l’area, avrebbe spinto la Giunta a stringere i tempi e trovare un accordo.

“L’acquisto da parte di Regione Liguria significa, ancora una volta, mettere a carico del pubblico le inadempienze del privato – prosegue Alice Salvatore – nonostante gli obblighi di legge e le responsabilità. Sarebbe un altro triste capitolo del fenomeno della cosiddetta “socializzazione delle perdite”. Che nell’Italietta di chi ragiona alla Toti, spesso si accompagna alla “privatizzazione degli utili”. Vedi il caso di Autostrade per l’Italia che fu venduta (quindi privatizzata) dallo Stato proprio quando avrebbe iniziato a produrre utili per lo Stato. Vedi lo stesso caso dell’ospedale degli Erzelli. I privati investono quando vedono il profitto nel medio e lungo termine, perché mai dunque cedere tale vantaggio a un privato e non mantenerlo nel pubblico? Evidentemente a Toti sembra più conveniente lasciarsi “ricattare” dalle frenesie di Ght e finire col fare un favore a loro e un danno per i liguri”.

Per quanto sia stata prevista una clausola a tutela del compratore pubblico, cioè che l’area non si acquista se non si realizza il Monoblocco del Ponente genovese, Salvatore ricorda nuovamente che quei 40 milioni potrebbero essere spesi diversamente.

“Mi ripeto ma ne vale la pena?. Ci sono tre possibili alternative di finanziamento: spenderli per migliorare la Sanità ligure; rispondere alle criticità post Morandi e maltempo o, ancora, investirli nell’edilizia popolare”.