Genova – Il Consiglio Comunale di Genova ha approvato la vendita delle otto farmacie comunali con 21 consiglieri su 38 favorevoli.

La giunta di Marco Bucci ha quindi dato via libera alla messa sul mercato delle otto farmacie comunali, tutte con bilancio in attivo: saranno vendute in un unico pacchetto a un prezzo di circa 10 milioni di euro.

La decisione continua a preoccupare i 43 dipendenti delle farmacie comunali: già nei mesi scorsi i lavoratori avevano più volte scioperato contro la vendita, preoccupati per il loro futuro, vista l’assenza di garanze con il passaggio ai privati.

La giunta si è impegnata a stabilizzare i dipendenti a tempo determinato entro la fine del 2018 e di estendere la clausola sociale da tre a cinque anni.

Escluso anche che se l’asta andasse deserta, l’amministrazione possa precedere a trattativa privata.

A sorpresa, è arrivata anche la bocciatura degli emendamenti dell’opposizione che prevedevano la moltiplicazone di una fideiussione da 150mila euro, da versare da parte dell’acquirente ogni volta che questo non rispettasse i patti sul posto di lavoro, per ciiascino dei dipendenti. Il segretario generale del Comune Antonino Minicuci ha giudicato la cifra un onere eccessivo e la giunta, con la maggioranza, si è allineata al parere.

Ubaldo Santi, consigliere di maggioranza di Fratelli d’Italia, è uscito dall’aula annunciando un esposto alla Magistratura per presunte pressioni e condizionamenti esterni di alcuni consiglieri per orientarne il voto.

Al momento dell’approvazione, i dipendenti presenti in sala rossa, hanno manifestato il proprio dissenso con urla all’indirizzo della giunta.