Genova – La maggioranza che guida il Comune di Genova approva la variante del Piano Urbanistico Comunale che autorizza la costruzione di un nuovo supermercato all’interno della ex struttura dello Champagnat ed il Movimento 5 Stelle attacca il sindaco Bucci, accusandolo di aver tradito le promesse fatte durante la campagna elettorale.

“Le promesse elettorali di Bucci vegono disattese una dopo l’altra – denunciano i consiglieri del Movimento 5 Stelle – Oggi il Sindaco Bucci e la Giunta hanno inferto l’ennesimo colpo al commercio di prossimità, votando la delibera per modioficare il Piano Urbanistico Comunale e consentire quindi l’apertura di un nuovo centro commerciale al posto della scuola Champagnat in Albaro”.

“In campagna elettorale ad ogni appuntamento – spiega Luca Pirondini capogruppo M5S in Comune – Bucci ripeteva davanti a tutti e davanti a me che non avrebbe concesso un solo metro quadrato per l’apertura di nuovi spazi destinati alla grande distribuzione  mentre oggi votano la delibera per modificare proprio quel Piano Urbanistico Comunale che aveva promoesso di non modificare. Possiamo tranquillamente dire che questa Giunta stia facendo peggio della precedente per quanto riguarda la salvaguardia dei quartieri e del commercio di prossimità, delle piccole e medio imprese che sono punti di presidio fondamentali per il territorio”

“In una zona satura di supermercati – continua Pirondini – di fronte a un Lidl, accanto a un Basko e a poche centinaia di metri in linea d’aria da un Carrefour aperto giorno e notte, sorgerà l’ennesimo centro commerciale. Abbiamo anche notizie di trattative per l’apertura di altri centri commerciali, a partire da una nuova Coop a Nervi, passando per l’Esselunga a San Benigno, LeRoy Merlin allo Stadio Carlini, un centro commerciale nell’ex mercato di Corso Sardegna, una Coop a Palmaro e una Basko a Cornigliano. Non male per il Sindaco che voleva proteggere i commercianti genovesi dall’invasione della grande distribuzione organizzata”.

“Un’amministrazione senza visione – conclude Maria Tini – che esattamente sulla falsariga delle amministrazioni Doria e Vincenzi, ha come unico progetto di riqualificazione di un quartiere quello di costruirci un centro commerciale o un parcheggio. I soldi della grande distribuzione alla fine mettono sempre a tacere i buoni propositi nei confronti dei piccoli commercianti e a farne le spese sono sempre i cittadini genovesi”.