Genova – Verrà reso pubblico entro oggi pomeriggio il nome dell’azienda o della cordata di aziende che si occuperà della ricostruzione del ponte autostradale che sostituirà ponte Morandi. Secondo la tabella di marcia del sindaco e commissario straordinario alla ricostruzione, Marco Bucci, la nomina dovrebbe arrivare dopo le 16.
Tecnici al lavoro per trovare la quadra ma anche fitti incontri e telefonate per cercare di coinvolgere il maggior numero di aziende qualificate nel maxi progetto che dovrebbe riportare alla normalità nel più breve tempo possibile i collegamenti autostradali della Liguria.

Trattative febbrili perchè si tenta anche di evitare possibili ricorsi da parte degli esclusi e perchè ogni azienda ha un suo bagaglio di esperienze nella costruzione di grandi strutture e l’aiuto di tutti può essere la soluzione vincente.
I lavori dovrebbero iniziare a fine marzo.

Intanto si scioglie il blocco sulla demolizione del troncone ovest di ciò che resta del ponte Morandi con i magistrati che si apprestano a dissequestrare le aree e le strutture a patto che si operi con una demolizione “controllata” e che sia possibile mantenere alcune parti del ponte che serviranno come campione per altri esami e verifiche da parte dei periti.
Alcuni tratti verranno demoliti più velocemente, forse addirittura con cariche di esplosivo, mentre altri dovranno essere smontati con enormi gru e portati a terra per essere conservati.

Più complessa invece la demolizione della parte est del relitto del ponte. Quella che sovrasta le abitazioni degli sfollati che ormai dovrebbero aver completato la cessione degli immobili in attesa di essere pagati.
Quel tratto di ponte dovrebbe essere smantellato con tecnica mista (esplosivo e smontaggio) ma potrebbe esserci l’opposizione di Autostrade all’uso degli esplosivi sulle pile 10 e 11 rimaste in piedi e in quel caso i tempi della demolizione si allungherebbero molto.