Genova – Inizierà con l’abbattimento di alcuni magazzini e capannoni il cantiere per la demolizione di ciò che resta del ponte Morandi, in attesa dei permessi per iniziare a “smontare” il troncone ovest del ponte conservando i pezzi per le valutazioni dei periti del Tribunale che indaga sul disastro costato la vita 43 persone.

Operazioni che, secondo gli esperti, non dovrebbero iniziare prima di due settimane superando il “limite” del Natale che ci si era prefissati a settembre per iniziare “fisicamente” a demolire il ponte.
Un ritardo sulla tabella di marcia che si sommerà a quella per l’inaugurazione del ponte, inizialmente dato per completato a fine 2019 ma che in realtà, stando alle ultime dichiarazioni, potrà aprire solo dopo qualche mese di prove e collaudi, più verosimilmente a marzo, salvo ulteriori problemi e proroghe.

I lavori di demolizione partiranno dagli edifici Amiu e anche qui si registra qualche rallentamento visto che uno degli edifici è ancora “occupato” e dovrà essere completamente occupato, non prima di inizio gennaio.