Genova – Un video e una perizia della ditta che trasportava la bobina d’acciaio smentirebbero l’ipotesi, formulata da Autostrade per l’Italia, sulle cause del crollo di ponte Morandi.

Nuovo colpo di scena nella battaglia legale e tecnica sul disastro che ha causato la morte di 43 persone e ha lasciato senza casa centinaia di genovesi. Nei giorni scorsi una perizia di parte presentata dai periti nominati da Autostrade per l’Italia, l’azienda del gruppo Benetton concessionaria del tratto autostradale parlava di ipotesi di cedimento del ponte causata dalla caduta di un’enorme bobina di acciaio che veniva trasportata da un camion.

Il rotolo, cadendo dal mezzo ad una velocità sostenuta, sarebbe stato paragonabile, per forza di impatto, ad una cannonata sparata contro la pila che è crollata. Un colpo non sopportabile che ha fatto cedere di schianto l’equilibrio statico della struttura.

Un ipotesi già emersa e rapidamente tramontata nei mesi scorsi ma che è tornata alla ribalta perché, secondo i Media locali, sarebbe stata presentata sotto forma di perizia, in Tribunale.

Pochi giorni dopo l’indiscrezione di Stampa, però, ecco arrivare un ulteriore smentita. Foto, video e una perizia di parte del trasportatore smentirebbero la caduta ed addirittura dimostrerebbero che la bobina è caduta insieme al camion per poi distaccarsi per effetto dell’impatto al suolo. Impatto che spiega in modo inequivocabile quanto avvenuto.

In pratica, se la bobina si fosse staccata dal camion prima della caduta, avrebbe percorso uno salto diverso rispetto a quello rilevato.
L’azienda proprietaria del camion si difende, si dichiara parte lesa e rispedisce al mittente le “accuse” rivolte indirettamente dalla perizia di Autostrade. Se la bobina avesse causato il crollo, infatti, l’azienda concessionaria uscirebbe completamente scagionata dal processo e un nuovo procedimento andrebbe avviato contro l’autista, uscito miracolosamente indenne dalla caduta e la società proprietaria del camion.

A rafforzare la smentita della perizia ci sarebbe anche un video di sorveglianza di un’impresa locale – che mostrerebbe il camion che cade dal ponte e che avrebbe la bobina ben ancorata al cassone di trasporto.

A disposizione del Tribunale anche foto che dimostrano la presenza della bobina a pochi metri dal camion, subito dopo il crollo e video di TG nazionali che evidenziano lo stesso particolare.