Genova – Secondo giorno di sciopero dei trasportatori che hanno incrociato le braccia ieri e che intendono proseguire anche oggi la protesta indetta dai sindacati nazionali e locali per chiedere il rispetto degli accordi e migliori condizioni di lavoro in presenza di situazioni di emergenza come il crollo di ponte Morandi.

Inutile l’appello lanciato ieri dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti e dal sindaco di Genova, Marco Bucci, a sbloccare la situazione e sgomberare i varchi portuali bloccati da ieri. I manifestanti ricordano che il tempo per la discussione è terminato e che ora “servono fatti”.
I trasportatori chiedono il rispetto degli accordi presi e migliori condizioni di lavoro dopo l’aggravio di spese e tempo impiegato per raggiungere e lasciare il porto di Genova a seguito dell’emergenza di ponte Morandi.

I lavoratori chiedono un tavolo di trattativa “serio” che preveda concreti interventi in favore del trasporto merci e per ridurre i disagi subiti.
A rischio il blocco stradale nelle zone restro-portuali come i varchi di San Benigno e del VTE del porto di Prà-Voltri. Il numero dei Tir bloccati dalla protesta aumenta di ora in ora e si teme possa causare enormi problemi alla circolazione lungo assi viari già al limite per l’emergenza Morandi.