Genova – I vigili urbani dovranno fare molte più multe come “obiettivo primario” per il 2019. A denunciarlo il Diccap, il sindacato che tutela i lavoratori della polizia municipale che ha diffuso le foto di un documento che sarebbe stato inviato dal comandante dei vigili, Gianluca Giurato, ai vertici della polizia municipale genovese per “chiarire”, qualora ce ne fosse bisogno, quali sono le priorità dei cantuné per il nuovo anno.

Nel documento, che per la prima volta mette nero su bianco la direttiva –  non è ancora dato sapere se per iniziativa personale o per ordine di qualcuno che siede a Palazzo Tursi, sede del Comune – che impone ai vigili di scatenare il blocchetto delle contravvenzioni e di sanzionare ancora più duramente gli automobilisti indisciplinati ma anche chi abbandona oggetti ingombranti per strada, chi contravviene alle normative anti alcol e persino chi bivacca per strada perchè senza fissa dimora.
Obiettivo secondo le indiscrezioni di Stampa, raggiungere i due milioni di euro di nuove entrate, che tolte le sanzioni elevate ai senza fissa dimora, che ovviamente non dispongono del denaro per pagarle, significa che la maggior parte della somma ricadrà sulle spalle degli automobilisti e dei conducenti di mezzi a due ruote.
Una vera e propria “caccia” che rischia di causare molti malumori in una città con un Centro che richiama un numero impressionante di lavoratori e che non dispone di un numero di parcheggi liberi adeguati alle necessità e dove gli oltre 200mila scooter e motorini, invece di essere tutelati visto che riducono l’inquinamento prodotto per cilindrata e peso trasportato, sono continuamente malversati con blocchi e limitazioni.

Plaudono invece i residenti del quartiere di Marassi che sperano che l’invito a “fare più sanzioni” significhi che, finalmente, saranno multati i tifosi che ad ogni partita invadono il quartiere bloccando marciapiedi e passaggi, posteggiano sui parcheggi per disabili in barba alle più elementari regole della convivenza civile e lasciano gli scooter persino nelle aiuole e nei giardini pubblici. Il tutto senza che compaiano le raffiche di sanzioni che ci si aspetterebbe.