Montebruno (Genova) – Ritorna anche quest’anno con la 18° edizione il “Mandillo dei semi”, la manifestazione di libero scambio di semi tra piccoli produttori organizzata per oggi domenica 20 gennaio dal Consorzio della Patata Quarantina a Montebruno.

“L’iniziativa porterà in un piccolo borgo dell’entroterra migliaia di visitatori che scambieranno tra loro i semi che hanno prodotto – ha detto l’assessore all’agricoltura e all’entroterra Stefano Mai – andrò personalmente, anche perché sono curioso di vedere come avviene, materialmente, il baratto. Ringrazio il Consorzio della Quarantina e il Parco dell’Antola che hanno definito un programma ricco, che non si limita agli aspetti settoriali che interessano gli addetti ai lavori ma ha un respiro didattico e culturale. Sarebbe bello, a questo proposito, creare sinergie con le fattorie didattiche.”

“Sono contento che il nostro entroterra crei occasioni di incontro tra persone che sono legate alla cultura contadina e che non guardano al profitto economico ma alla necessità di portare avanti tradizioni fondamentali – prosegue l’assessore – Anche se lo scambio di semi si limita a modiche quantità aiuta a far conoscere e diffondere anche le varietà tipiche della Liguria, insieme a quelle delle altre regioni. Siamo fuori dalle logiche imposte dalle multinazionali, valorizziamo l’autentica agricoltura biologica delle nostre vallate”.

“Il Mandillo è stata la prima manifestazione di scambio di semi a livello nazionale – ha detto Fabio Maggiolo, presidente del Consorzio della Quarantina – e ha dato l’avvio alla creazione di un network molto attivo. Negli anni abbiamo assistito a diversi cambiamenti: inizialmente arrivava chi aveva un interesse specifico per la riscoperta dei semi antichi, custoditi in singole località o anche singole famiglie di generazione in generazione. Poi sono arrivate diverse aziende agricole a proporre i loro prodotti e, di conseguenza, anche i clienti che volevano comprarli. L’anno scorso abbiamo deciso di portare la manifestazione a Montebruno, allontanandola un po’ dai luoghi in cui si era affermata, e siamo ritornati al prevalente scambio di semi, ritrovando lo spirito originario di vent’anni fa ma diffuso ormai in una comunità molto più vasta. I duemila partecipanti sono arrivati dalla Toscana, dal Lazio, dal Trentino e un po’ da tutta Italia. Non solo singoli produttori ma anche associazioni analoghe alla nostra, con le quali collaboriamo partecipando a nostra volta alle loro iniziative”.

Maggiori informazioni sulla manifestazione e il programma completo sono disponibili sul sito del Consorzio della Quarantina e del Parco dell’Antola.