Genova – I valori dello sport e la vita del grande allenatore degli anni ’30 Arpad Weisz vittima dell’Olocausto nel nuovo spettacolo “3-4-3 destinazione Auschwitz”, in scena stasera sabato 26 gennaio al Teatro Garage di via Paggi 43.

Portato in scena da Lorenzo Costa e Federica Ruggero, lo spettacolo narra la storia del grande allenatore Ungherese di origine Ebraica, considerato da molti uno dei più grandi tecnici della storia del calcio Italiano. Negli anni ’30, appena 34enne, vinse lo scudetto con l’Inter, diventando il più giovane allenatore a vincere il campionato Italiano.

Venerato e osannato, la sua vita cambiò nel 1938, anno in cui vennero emanate le leggi razziali. Weisz fu costretto a fuggire dall’Italia e fu deportato nel campo di concentramento di Auschwitz, dove morì nel 1944.

La sua passione e la sua dedizione per lo sport emergono in uno spettacolo dedicato agli amanti dello sport e del calcio di una volta, nella storia di un uomo che cambiò per sempre il modo di giocare.

« Sullo sfondo delle leggi razziali e dell’Olocausto, portiamo in scena la storia di un uomo prima ancora che di un allenatore – spiega l’attrice Federica Ruggero – Uno spettacolo sui valori dello sport, del calcio, ma soprattutto sui valori della vita».

I biglietti avranno il costo di 12 euro per l’intero e di 9 euro per il ridotto.