Genova – Ci sarebbero altri 10 indagati nelle indagini sul crollo di ponte Morandi lo scorso 14 agosto. Sotto la lente di ingrandimento della Procura di Genova che indaga sul crollo che ha ucciso 43 persone sarebbero finiti tecnici e dirigenti di Aspi e Spea.
Per loro l’ipotesi di accusa sarebbe di falso in procedimento connesso ai controlli sugli altri cinque viadotti in stato critico.
Secondo le ipotesi investigative ci sarebbero altri ponti potenzialmente “a rischio” e si tratterebbe del viadotto Pecetti e del “Sei Luci” a Genova e del viadotto Paolillo in Puglia.

Oggi nuove perquisizioni e sequestri di documentazione da parte della Guardia di Finanza negli uffici di Aspi e Spea e il materiale verrà trasmesso alla Procura per il vaglio delle informazioni.
Un particolare riguardo verrà dedicato all’analisi della documentazione che potrebbe indicare che esistono altri viadotti potenzialmente in pericolo.
L’analisi della documentazione potrebbe tardare ancora le indagini che avevano subito un duro colpo dalla necessità di tradurre dal tedesco all’italiano tutta la documentazione proveniente dai laboratori Svizzeri che hanno esaminato i reperti del ponte Morandi alla ricerca delle cause del disastro.