Genova – Oltre duemila persone hanno assistito, nella chiesa dell’Annunziata, ai funerali di Prince Jerry, il ragazzo di 25 anni di origini nigeriane travolto da un treno a Tortona e che sembra abbia scelto di morire dopo il rifiuto del riconoscimento dello status di rifugiato in Italia.

Un commosso saluto ad un ragazzo, laureato in Chimica, che aveva attraversato il deserto per finire nelle prigioni libiche per poi affrontare l’avventura del mare su un barcone per cercare una speranza di vita migliore nel nostro Paese.
Una speranza spenta da un treno che lo ha travolto sui binari dove il giovane avrebbe scelto di morire.

I tanti amici hanno ricordato che il ragazzo voleva riprendere a studiare in Italia per far riconoscere la sua laurea in chimica e che sognava un lavoro regolare in un’azienda.

Durante l’attesa del permesso di restare, Prince Jerry faceva volontariato presso la Comunità Migrantes di Genova, seguiva i bambini della Scuola della Pace seguendoli nei compiti e nello studio ed era sempre pronto a dare una mano a chi ne aveva bisogno.
Il corpo del ragazzo riposerà nel cimitero di Coronata, a poca distanza dal primo centro che lo ha accolto quando ancora era pieno di speranze