Genova – Se ne è andata in silenzio nei giorni scorsi Ada, ex operaia tessile in pensione che dopo avere perso neanche dieci anni fa in un incendio nell’ex ghetto di Genova i suoi due gatti e la casa era stata adottata dai carabinieri della stazione Maddalena, nel cuore del centro storico, diventato tutto il suo mondo dopo essere migrata in Liguria dalle dolomiti del Veneto.
Erano i carabinieri che, fuori servizio, le andavano a fare la spesa, ed erano sempre loro ad accompagnarla in auto a fare visite mediche ed esami. Ada con i suoi uncinetti nella borsa era ospite fisso nella sala di aspetto della caserma, dove la sua discreta
presenza fra i cittadini in attesa di fare una denuncia veniva tollerata in barba anche ai rigidi regolamenti dell’Arma. Ada che divideva il resto del suo tempo fra due chiacchiere nella storica pasticceria Marescotti di Alessandro Cavo (nella foto) e altri bar dei vicoli di Fossatello. Il filo invisibile fra i carabinieri e Ada non si è interrotto neppure quando la pensionata ha ritrovato il suo unico fratello ed è andata vivere con lui a Padola di Belluno, sulle dolomiti. A far ritrovare dopo decenni una famiglia e il calore di una casa condivisa ad Ada contribuì un articolo del Corriere Mercantile, il piccolo giornale in cooperativa che amava raccontare le piccole cose: la storia della nonnina di appuntati e brigadieri della caserma di frontiera dell’arma commosse anche Magalli che la fece sua svelandola poi sulla ribalta de “I Fatti Vostri”: fu grazie a quella trasmissione che il fratello di Ada apprese degli stenti della sorella. I due si erano persi di vista per decenni. L’uomo saltò su un’auto e corse in Liguria per riportare a casa Ada, che di dormire in un istituto a spese dei servizi sociali proprio non ne voleva sapere. Piuttosto faceva le ore piccole a chiacchierare con il maresciallo comandante della caserma a cui tendeva affettuosi “agguati” a tarda sera quando usciva per portare fuori il cane.
Nei giorni scorsi la notizia della morte di Ada nel centro storico è filtrata dagli stessi carabinieri, militari, quelli della Maddalena, con un cuore grande così che mai, neppure dopo il suo ritorno a Belluno, avevano interrotto il legame con quello scricciolo di donna di grande intelligenza e humor, per anni la nonna condivisa di tutta la caserma.

Michele Varì