Genova – C’ è anche un imprenditore di Campo Ligure, nell’entroterra genovese, tra i destinatati dei provvedimenti degli arresti domiciliari decisi dal Gip di Firenze che indaga su un presunto fallimento “pilotato” di tre cooperative collegate con il padre e la madre dell’ex premier Matteo Renzi.
A darne notizia questa sera il quotidiano Il Secolo XIX e le agenzie che rilanciano le prime informazioni che arrivano da Firenze dove il padre di Matteo, Tiziano Renzi e la madre Laura Bovoli sarebbero stati costretti a restare agli arresti nelle loro abitazioni in attesa di ulteriori indagini e chiarimenti.

E’ un vero e proprio colpo di scena quello che arriva dal capoluogo fiorentino dove l’indagine sulle cooperative collegate al padre di Matteo Renzi è ormai consolidata da tempo e sembrava non dovesse riservare altre sorprese giudiziarie.

E invece la magistratura fiorentina ha deciso di limitare gli spostamenti dei genitori di Renzi forse nel timore di un inquinamento delle prove.
L’ex premier Renzi si è detto “incredulo” per quanto avviene.

Non si hanno notizie particolareggiate sulla persona residente a CampoLigure, nell’entroterra genovese, che sarebbe coinvolta nelle indagini.

Sul suo profilo Facebook Matteo Renzi risponde alle notizie con alcune precisazioni:

“Sono costretto ad annullare la presentazione del libro a Torino per una grave vicenda personale – scrive Renzi su Facebook – Da circa un’ora mio padre e mia madre sono ai domiciliari. Ho molta fiducia nella giustizia italiana e penso che tutti i cittadini siano uguali davanti alla Legge. Dunque sono impaziente di assistere al processo. Perché chi ha letto le carte mi garantisce di non aver mai visto un provvedimento così assurdo e sproporzionato. Mai.
Adesso chi crede nella giustizia aspetta le sentenze. Io credo nella giustizia italiana e lo dico oggi, con rispetto profondo, da servitore dello stato.
Arriveranno le sentenze e vedremo se questi due cittadini settantenni, incensurati, sono davvero i pericolosi criminali che meritano – oggi, casualmente proprio oggi – questo provvedimento. Arriveranno le sentenze e misureremo la credibilità delle accuse. Arriveranno le sentenze e vedremo chi è colpevole e chi no.
Da rappresentante delle Istituzioni difendo lo Stato di diritto e chiedo a tutti di credere nella giustizia”.