Genova – Si è svolto nel pomeriggio di ieri nella sede di Ape Confedilizia, in via XX settembre, la cerimonia di consegna delle borse di studio ai figli delle vittime del crollo del ponte Morandi.

Le somme versate da dirigenti, consulenti e socia sia dell’associazione di Genova che delle associazioni territoriali italiane di Confedilizia, confluite nell’iniziativa “Confedilizia per Genova”, sono state destinate ai figli delle vittime per il sostegno economico nel percorso di studi.

All’incontro hanno partecipato anche le autorità. Presente il vicesindaco di Genova Stefano Balleari, l’assessore ai Servizi Sociali Francesca Fassio, l’assessore alla Sicurezza Stefano Garassino nonché il presidente nazionale di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa e il vice presidente nazionale Vincenzo Nasini, numero uno a Genova e Provincia.

Presenti anche l’assessore regionale alle Politiche Giovanili Ilaria Cavo e il consigliere delegato per la città metropolitana Claudio Garbarino.

Nel corso dell’incontro sono state annunciate alcune iniziative di sostegno già deliberate, assistenza e consulenza da parte dell’Associazione a tutti i proprietari di immobili della Valpolcevera interessati dal crollo, che in particolare riceveranno una card dedicata che permetterà loro di aderire gratuitamente a Confedilizia.

Particolarmente commovente è stato l’incontro con Emanuel Diaz, il fratello di Henry Diaz, giovane universitario genovese di origini colombiane che da diversi anni lavorava a favore dei bambini più bisognosi del paese sudamericano.

A proposito, Nasini spiega: “Vogliamo dare un segno di rinascita e di fiducia per le nuove generazioni per questo abbiamo volito evitare di distribuire i contributi dei nostri associati a pioggia, puntando su progetti e percorsi ben definiti. Questo denaro, che è frutto della grande generosità dei nostri soci di tutta Italia, servirà ad aiutare la crescita di alcuni minori e, nel caso del progetto per la Colombia, ad aiutare i bambini nell’istruzione, proseguendo quel sogno e quel progetto avviato da una delle vittime”.