Genova – Proseguono senza sosta le operazioni di taglio della terza “fetta” del troncone ovest di ciò che resta del ponte Morandi, crollato lo scorso 14 agosto causando 43 morti. Il programma prevede infatti che domani, lunedì 4 marzo, una terza trave venga fatta scendere verso terra come già avvenuto per le prime due.

Le squadre sono al lavoro ininterrottamente per rispettare il programma che porterà, sabato 9, alla demolizione con cariche di esplosivo della pila 8 del ponte.
Nella giornata di oggi verranno ultimate le operazioni di taglio dei punti di appoggio della trave che verrà sostenuta interamente dagli enormi martinetti idraulici che sono in grado di sollevare le oltre 900 tonnellate per poi farle scendere verso il basso come è stato già fatto per le altre due precedenti.

Sabato, invece, si userà per la prima volta l’esplosivo e l’operazione di demolizione avverrà in pochi istanti.
Una procedura che, però, preoccupa gli abitanti della ValPolcevera che temono che si possano alzare in aria polveri pericolose e, forse, contenenti addirittura amianto.

Una circostanza oggetto di un ricorso al Tribunale di Genova da parte di un associazione di residenti che chiede verifiche attente e puntuali sui materiali prima della demolizione con l’uso di esplosivi poichè, diversamente, le polveri potrebbero causare l’inquinamento dell’intera valle con conseguenze inimmaginabili per la salute dei cittadini.

Non è ancora chiaro come la struttura commissariale presieduta dal sindaco Bucci risponderà a queste perplessità e richieste di preservare la salute pubblica.