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Christchurch (Nuova Zelanda)  – E’ di almeno quarantanove morti e una ventina di feriti gravi il tragico bilancio dell’attacco avvenuto intorno alle 13.40, (l’1.40 in Italia) in due moschee della città di Christchurch, in Nuova Zelanda.

L’assalto ai due luoghi di culto, avvenuto nel giorno di preghiera islamica, sarebbe stato condotto da un commando formato da tre uomini e una donna, già fermati dalla polizia.

Secondo quanto riportato dai quotidiani locali, l’autore della strage sarebbe un australiano di 28 anni.

La prima moschea a essere colpita è stata quella di Al Noor, dove erano radunate circa 300 persone. Poco dopo l’assalto alla seconda moschea, a Masjid, nel sobborgo di Linwood.

La polizia ha fatto sapere che sono state trovate auto con esplosivi, già disinnescati, nel centro della città dove, in quel momento, era in corso la manifestazione Firdays For Future, dei giovani attivisti per il clima.

Poco prima degli attacchi alle due moschee, su Facebook è comparso un manifesto di 87 pagine anti immigrati e anti musulmani. Pochi dubbi sul fatto che si sia trattato di un attacco di matrice razzista.

L’autore della strage, inoltre, ha ripreso l’azione in diretta streaming pubblicando il video sul social network. Il link al video è stato rimosso dopo alcuni minuti e diverse sono state le segnalazioni degli utenti della piattaforma.