Genova – Dopo i “controlli mirati” in alcune zone della città, AMT mette in campo i controllori in borghese per contrastare il fenomeno dei “portoghesi” che viaggiano senza pagare il biglietto.

Le verifiche alle fermate e sui mezzi verranno eseguiti anche da personale che non indossa la divisa da controllore ma che si presenterà con adeguato cartellino di identificazione dopo aver fermato le persone o dopo essere salito sul mezzo.

Ieri il maxi controllo alla fermata di Sturla ha evidenziato una percentuale del 6% di persone che viaggiavano senza biglietto, in linea con altre zone verificate nei giorni scorsi. Il tasso di abusivi inizia a scendere ma sarà necessario proseguire ancora le verifiche e l’impiego di personale non in divisa renderà più agevole evitare le astuzie di chi timbra all’ultimo momento quando intravede i controllori alla fermata o chi attiva la App sul telefonino e resta pronto ad acquistare il biglietto in modalità telematica ma sempre e solo quando vede un controllore.

Il mancato pagamento del biglietto di viaggio danneggia la collettività poiché le maggiori spese affrontate da AMT devono essere ripartite tra chi, invece, il biglietto lo paga sempre. Per chi è onesto una beffa che si aggiunge al danno.