Genova – Verrà ufficializzato oggi, salvo sorprese, il nuovo programma dei lavori che svelerà se davvero non ci saranno ritardi nella demolizione e ricostruzione di ponte Morandi e del nuovo ponte disegnato da Renzo Piano.

Le aziende coinvolte nei lavori hanno infatti “rielaborato” il piano di interventi sulla base delle decisioni di non utilizzare esplosivi per demolire le pile del troncone ovest del ponte crollato il 14 agosto causando 43 vittime. Una pianificazione tutt’altro che semplice considerando che ogni pilone andrà letteralmente “affettato” e trasferito pezzo per pezzo a terra mentre con le cariche esplosive ci sarebbero voluti pochi secondi per demolire l’intera struttura e farne detriti da portare via.

Eppure, sino a ieri, c’era chi sosteneva a spada tratta che non ci saranno ritardi nella consegna del nuovo ponte, entro fine 2019, sollevando diversi dubbi soprattutto nei Comitati che sorvegliano i lavori e che ne hanno bloccato l’uso degli esplosivi per il timore di dispersione di amianto contenuto nella struttura – circostanza sempre negata e poi risultata drammaticamente reale dalle analisi.

Una perplessità che verrà chiarita oggi, salvo ulteriori verifiche necessarie, con la ufficializzazione del nuovo crono-programma sul quale pende inesorabile la scelta di usare esplosivi o meno nel “troncone est”, quello che grava sulle abitazioni evacuate e “acquistate” dai proprietari proprio perché potrebbero essere demolite insieme al ponte.