Consiglio Regionale della Liguria

Genova – Una protesta colorata e rumorosa ma pacifica quella organizzata per domani mattina, davanti alla sede del Consiglio regionale, in via D’Annunzio, per protestare contro le scelte della Regione Liguria in merito alle modifiche sui Parchi.

Italia Nostra e molte altre associazioni ambientaliste organizzano un presidio davanti alla sede del consiglio regionale per manifestare il proprio dissenso ad una serie di decisioni che rischiano di mettere in pericolo le aree protette ed i parchi della Liguria.

L’appuntamento è fissato per le 10 di domani mattina, prima dell’avvio della seduta del consiglio della Regione Liguria in cui verrà discusso e approvato il disegno di legge n. 210 di riforma dei Parchi liguri, un testo legislativo allarmante e inaccettabile che prevede la cancellazione della proposta di costituzione del nuovo Parco del Finalese (per il quale Italia Nostra aveva operato a lungo e con impegno), l’abolizione delle Aree Protette savonesi e il rifiuto dell’ingresso del Comune di Urbe nel Parco Beigua – Unesco Global Geopark.

“La protezione degli ecosistemi sta riscontrando nella popolazione un’attenzione sempre crescente a causa del progressivo consumo del territorio naturale – ha spiegato Ermete Bogetti, presidente di Italia Nostra Genova –  Aumenta la consapevolezza che l’ambiente è un bene comune necessario alla piena esplicazione della persona umana, tendenzialmente scarso, non riproducibile illimitatamente e già gravemente compromesso al limite del punto di non ritorno. Nonostante questa crescente sensibilità, settori della società, dell’economia e delle amministrazioni continuano a coltivare l’atteggiamento del consumo “qui ed ora” e/o della privatizzazione delle risorse naturali, dei beni paesaggistici e dell’ambiente in generale, perseguendo o consentendo lo sfruttamento e l’accaparramento di quello che è un bene comune da godere tutti quanti e da trasferire alle future generazioni”.

Secondo Italia Nostra il disegno di legge n. 210 di Regione Liguria sui Parchi regionali e gli ostacoli che la stessa Regione ha frapposto all’istituzione del Parco Nazionale di Portofino mostrano inequivocabilmente la volontà di sacrificare aree protette di fondamentale rilevanza naturalistica per consentire un diverso sfruttamento del territorio.
Italia Nostra ha già più volte espresso la propria assoluta opposizione a tali intenzioni e chiama ora alla mobilitazione contro tali scellerate decisioni.

Già altre associazioni (CAI Sezione Ligure-Genova, WWF ecc.) hanno manifestato vivacemente la propria avversione alle riduzioni di tutela ambientale che seguirebbero all’approvazione del DDL 210 sui Parchi regionali.

“Chiediamo ora ai cittadini, anche singoli, di far sentire la propria voce e in particolare ai giovani, che hanno recentemente dimostrato di avere a cuore la salvaguardia dell’ambiente – prosegue Ermete Bogetti – di far comprendere ai politici che è necessaria ora – non domani – un’inversione di tendenza di certe amministrazioni talmente sensibili agli interessi privati da sacrificare gli ultimi beni comuni.
In ideale sintonia con l’appello di Italia Nostra, suona quasi come un monito la recentissima sentenza della Corte costituzionale n. 44 del 13 marzo 2019, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di alcune norme della legge della Regione Liguria 28 dicembre 2017, n. 29, riguardanti l’attività venatoria, perché tali disposizioni riducevano il livello minimo e uniforme di tutela dell’ambiente imposto dalle norme statali a salvaguardia dell’ambiente e dell’ecosistema”.