Asti – Rifiuto oltre dieci volte il limite di stoccaggio consentito e ambiente di lavoro insalubre.

Questo è quanto riscontrato dai Carabinieri per la Tutela Ambientale che, in queste settimane, stanno intensificando i controlli per prevenire e reprimere il fenomeno degli incendi di rifiuti.

I militari del Nucleo Operativo Ecologico di Alessandria hanno effettuato un controllo in un’azienda del Monferrato Astigiano che si occupa dello stoccaggio e del recupero dei rifiuti speciali non pericolosi.

Il controllo, svolto con il supporto dei Carabinieri della Stazione di Nizza Monferrato, ha evidenziato da subito un sito aziendale in condizioni palesemente trasandate: rifiuti collocati alla rinfusa fuori dagli spazi autorizzati, contenitori che tracimano, ambienti di lavoro insalubri.

Esaminando i registri di carico e scarico dei rifiuti, gli uomini dell’Arma hanno poi avuto la conferma dei loro sospetti: le quantità stoccate erano molto superiori a quanto avrebbero dovuto essere. Un conteggio volumetrico ha permesso di valutare la presenza di quasi 5.000 tonnellate di rifiuti, un valore quasi dieci volte quello consentito dalle autorizzazioni, di sole 500 tonnellate.

I Carabinieri del NOE di Alessandria, all’esito dell’ispezione, vista anche la presenza dell’elevata concentrazione di polveri negli ambienti di lavoro, hanno sequestrato le circa 5.000 tonnellate di rifiuti, costituiti da plastica, cartone ed altre tipologie eterogenee di rifiuti speciali, non pericolosi, ponendo i sigilli ad una parte di capannone aziendale di circa 300 metri quadrati.

Quanto accaduto è un’ulteriore conferma che, a causa delle condizioni del mercato dei rifiuti, ormai stagnante a causa della contrazione dei canali commerciali con i paesi orientali, gli imprenditori senza scrupoli proseguono i ritiri (e quindi gli introiti) consapevoli di non avere efficaci ed economiche possibilità di cessione dei prodotti lavorati: la via più semplice è la saturazione dei magazzini, con il rischio che possano essere dati alle fiamme.

Il rappresentante legale dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria di Alessandria dei reati di gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi e violazione delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione all’esercizio.